“Sognami con la forza di un’amanteche è lontana e non distantema che arriva dentro qui.Baciami bacia tutta la mia pellesi può arrivare alle stelledicendo un semplicesi”
Julio Iglesias, Dio che uomo! Aveva ragione la mi’ mamma quando metteva ininterrottamente le sue cassettine e aleggiava per la casa con aria sognante, lei, come le altre donne della sua generazione colpite da Julitudine, perché Iglesias era un sogno macho e forse l’unico sogno macho etero di tutti i tempi (dico forse perché temo che arrivino da un momento all’altro orde di gay pronti a smentire le mie affermazioni perché, su queste e molte altre cose, sono sempre avanti a tutti). Julio Iglesias nacque, già abbronzato e con un sorriso sfavillante, il 23 del 1943 settembre a Madrid. In gioventù fu calciatore ma poi, a causa di un incidente automobilistico, si diede alla musica per l’immensa gioia di tutte le creature femminili che sognavano di essere ricevute ad un appuntamento con un fiore donato da chi riesce a non confondere il sesso con l’amore. La sua fama ebbe un’esplosione a livello mondiale negli anni 70 in cui invase il pianeta, cantando in diverse lingue, con brani storici da Manuela a Pensami, da Pensami a Manuela (cit. “Era il 38 Luglio by Squallor”). Nel 1984 la sua incredibile sensualità va ad incontrare quella della divina Diana Ross, incisero insieme All of you e Dio solo sa quanto sia micidialmente sexy la miscela che si crea quando el mundo latino fa all’amore con l’erotismo afroamericano. (Comunque, nonostante le buone intenzioni, il brano è ‘na palla disumana). Julione ha vinto un sacco di premi, ha fatto 3 figli, di cui uno con un abnorme neo che si è dato alla musica, dalla prima moglie e altri 5 (!) dalla seconda. Quando canta in spagnolo ribollo tutta come l’acqua per la pasta, Julio è capace di risvegliarmi l’ormone dal coma irreversibile (“Dottore lo stiamo perdendoo!” “Infermiera, presto, un’intramuscolare!”). Lui è l’uomo dalla valigia sul letto (quella di un lungo viaggio), Julio ha personificato la visione lussuriosa di tutte noi figlie d’Eva che sogniamo un tipo un po’ pirata e un po’ signore, un vero professionista dell’ammoree. E’ lui che ci fa disperatamente bramare l’uomo bastardo, a volte buono, un tipo che viva di cose semplici che evviva la fi vita ♫. Chi di noi non ha pensato con il corpo e con la mente come se “lui” fosse qui? Chi di noi, mie care casalinghe di Voghera e provincia, non ha mai aspirato ad essere quella parte d’infinito e di amore immenso che gli da .. Manuela? Oggi 18 Maggio dichiaro “El dia de Julio Iglesias” e v’invito di cuore a prenderci un po’ tutti più per il Julio, perché in questo maledetto mondo di follower e fans a prezzi stracciati c’è bisogno ancora di tanto vero amore. ♥
Ciao Sabrina, mi ha mandato via mail tuo link del blog la tua friend Marina, sto ancora un po’ bassa con l’inglese per non essere troppo fashion… Ti faccio i miei complimentissimi, in un momento di sclero ho trovato 20 minuti di svago puro e ho ripreso fiato. Persevera nella tua opera, stai facendo del bene! Julio lo sentivamo alle elementari con le mie amiche e tutte si sdilinguivano mentre io non capivo una parola… E’ grave?
Un salutone
Veronica
Ciao Sabrina, mi ha mandato via mail tuo link del blog la tua friend Marina, sto ancora un po’ bassa con l’inglese per non essere troppo fashion… Ti faccio i miei complimentissimi, in un momento di sclero ho trovato 20 minuti di svago puro e ho ripreso fiato. Persevera nella tua opera, stai facendo del bene! Julio lo sentivamo alle elementari con le mie amiche e tutte si sdilinguivano mentre io non capivo una parola… E’ grave?
Un salutone
Veronica
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Grazie Veronica, Julio non importa capirlo, ma “sentirlo” tanto tanto intensamente (cit)
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