E se Edgar Lee Masters fosse vissuto ai tempi nostri quali personaggi avrebbe descritto nei suoi epitaffi? A distanza di quasi un secolo dalla sua celebre antologia osserviamo il fiorire di nuovi mestieri legati all’avanzamento della tecnologia e al dilagarsi della fuffa. Immaginiamo adesso di avere una macchina del tempo e di trasbordare il poeta ai giorni nostri, fra l’ottico, il giudice e il droghiere avrebbero trovato un posto a Spoon River la velina, il tronista, la pupa e il secchione? …forse, buona lettura.

La Collina

Dove sono Ely, Maddy, Melissa, Giorgia e Terry,
la bionda, l’atletica, la bona, la coscialunga, la tettona?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.

Una trapassò in un party,
una fu arsa nella bettoliera,
una fu uccisa in rissa in una discoteca,
una morì in prigione,
una cadde da un ponte correndo con i suoi cani
tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono Ale, Jordy, Ana Laura, Simo e Roby,
la mora, la formosa, l’esuberante, la rigogliosa, la statuaria?
Tutte, tutte, dormono sulla collina.

Una morì di pianto illecito,
una di un clamore contrastato,
una sotto le mani di un chirurgo del mugello,
una da un convoglio deragliato, mentre anellava il suo ideale,
una inseguendo la vita, lontano, in Rai e su Sky,
ma fu riportata nel piccolo spazio TV con Ale, con Jordy, con Ana Laura

tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dove sono il secchione Omar e la pupa Rosy,
e il tronista Crostantino e Pina Citrollari,
e la letterina Debby che aveva conosciuto
persone indispensabili ai mobili Aiazzone?
Tutti, tutti dormono sulla collina.

Li riportarono, aspiranti divi, dall’etere guerra,
e figlie rifatte dal viso ai piedi incluse le dita,
e i loro fans orfani, dementi
tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina.

Dov’è quella vecchia velina Scafagna
che puntò sulla phiga per tutti i novant’anni,
fronteggiando ogni rischio a petto ignudo,
facendo le ospitate, il chiasso, non pensando a lavorar come i “perdenti”,
né al Den Harrow, né al pudore, né al velo?
Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa,
delle corse di tanti anni fa nello show di Costanzo,
di ciò meglio ascoltar Abbey Lincoln
disse una volta Lisa Simpson a Springfield

Trainor, il Tronista

Solo lo spettatore può dire, e non sempre,
cosa verrà fuori dall’unione
di squinzie e stolti.
E chi può dire
come a Uomini e Donne reagiranno
fra loro, o quali figli ne risulteranno?
C’erano Maria De Filippi e sua moglie,
cattivi in sé stessi, ma buoni l’uno con l’altro:
lui pidduista, lei postista,
loro piglio, un pubblico devastatore.
Io, Trainor, il tronista, un adulatore di tettone polemiche,
morto mentre facevo un’esterna,
vissi senza occultarmi.

Il Giudice (di reality) Florence Embassy
Immagina di essere alta un metro e cinquantotto
e di avere iniziato a lavorare come modella in una lingeria
studiando qualche celebrity a cena a lume di candela
finchè non sei diventata vip convocata.
E poi immagina che, grazie alla tua avvenenza
e alla frequentazione regolare della casta,
tu sia diventata  fidanzata di un affarista,
un delinquente fotografato in discoteche,
che rappresentava tutto il biasimevole
davanti alla Corte. E che in tutto questo
ti canzonassero per la tua statura e ridessero dei tuoi vestiti
e dei tuoi stivali lucidi. E poi immagina
di essere diventata Giudice di reality.
E che Amaly Rodrigues e Maruska Fusko,
e Teresannah Celernulla, e tutti le vipponzie
che ti avevano schernito, fossero obbligate a stare in piedi
davanti al monitor e a dire: “Per favore salvami! Fammi almeno arrivare alla finale”
Beh, non pensi che sarebbe naturale
che io rendessi loro la vita difficile

9 risposte a “Antologia di Soon River di Sabrarola Lee Masters”

  1. Cara Sabrina, debbo ammettere che le innumerevoli volte che ho letto il grande Edgar, mai mi avevano suggerito e ispirato la sua trasposizione nella becera e volgarissima quotidianità italiota. Chapeau!

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    1. è colpa di un link apparso su fb di una tipa chiamata Marika Fruscio, mi sono chiesta ma chi fosse, ho visto che era una tronista :/

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  2. Eppure in quel mondo di stolti,la trastullatezza regna sovrana,non esistono dubbi,ne incertezze,dialoghi monosillabici, risatine, e sei una star

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    1. ed è un mondo molto ambito (purtroppo) ;(

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  3. Gli epitaffi dovrebbero essere scritti prima della morte.

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    1. sarebbe davvero cosa buona e giusta

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  4. Fantastica parodia di un’opera veramente mitica! E il nostro De Andrè che tanto si ispirò a E. Lee Masters, che avrebbe scritto ai giorni d’oggi?

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    1. ci avrebbe ironizzato con la sua arte piena di poesia e pungente ironia all’occorrenza 🙂

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