Priscilla si stava preparando, aveva ricacciato la sua orda di gattini nello sgabuzzino, finalmente aveva un appuntamento e non voleva che i suoi mici la distraessero da quella che si sarebbe prospettata una magnifica serata. Amava il sesso ma da troppo tempo vi aveva rinunciato, la sua vita articolata nel solito tram tram casa/lavoro/gatti l’aveva allontanata dalla passione della carne fresca per confinarla in quella della carne in scatola.
Era ancora presto quando s’immerse nella vasca da bagno arricchita dall’essenza afrodisiaca Shunga arricchita di semi di lino e di olio di fegato di merluzzo. Aveva aspettato a lungo quella serata per poter realizzare la sua sfrenata fantasia, l’idea di poter servire del sushi usando il suo corpo nudo come vassoio l’eccitava più che mai. Non voleva toccarsi ma la sua mente tornava a lui, al gusto che avrebbe sentito dentro la sua bocca, attraverso la sua lingua. La mano di Priscilla scivolava verso il suo sesso ma indugiava, non voleva masturbarsi per non disperdere l’energia sessuale che stava accumulando. Sovrappensiero si sfiorò il clitoride, l’acqua della vasca si mescolava al suo calore quando all’improvviso il rumore dei gatti la risvegliò dalla trance in cui era scivolata. Si mise l’accappatoio addosso e andò a controllare lo sgabuzzino. I suoi gattini non amavano stare chiusi la dentro abituati com’erano a gironzolare liberi per la casa. Per cercare di farli rimanere mansueti aveva aggiunto una piccola dose di sonnifero ai croccantini ma a quanto pare non bastava, mescolò allora alla scatoletta altro sonnifero e lasciò che mangiassero tutto coccolandoli come amava fare nelle sue lunghe giornate ricche di solitudine e di peli d’aspirare nell’appartamento.
Il tempo stava passando maledettamente in fretta, era il momento di tirare fuori il sushi dal frigo e di adagiarlo sapientemente lungo il suo morbido corpo. Armeggiò con lo stereo e con le luci per creare la giusta atmosfera, si sarebbe fatta trovare nuda e appetitosa, pronta a farsi gustare a lungo. Cominciò a disporre il cibo intorno al suo seno fino a scendere fino al suo monte di venere che aveva reso liscio per l’occasione. Era caldissima, il suo desiderio rischiava di essere fuori da ogni controllo, ma per fortuna la musica riuscì a tranquillizzarla e nell’attesa, fantasticando sulla sua futura orgia di sushi e sesso, si addormentò.
Fu così che venne ritrovata dopo un paio d’ore dal suo uomo: nuda sul tavolo intenta a scacciare il branco di gattini eccitatissimi su di lei.
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