Ogni giorno le nostre tradizioni vengono attaccate da quelli lì che vorrebbero sostituire il nostro panettone con il kebab e da quegli altri che nelle scuole diffondono il Gender e tolgono i crocifissi. Stanno eliminando i sacri simboli della vita e della morte di Gesù. Noi diciamo no! Guai a togliere nei luoghi pubblici di uno stato laico l’immagine di un uomo esangue ucciso con un rito tribale. Come potremmo crescere i nostri figli senza una così profonda rappresentazione di sofferenza? E il presepe? Nessuno tocchi il presepe porcoddio! Questo dirigente scolastico di Rozzano, che è sicuramente un musulmano gay, ha osato impedire ad un paio di madri (ah le italiche mammine <3) d’insegnare ai bimbi di ogni credo canti natalizi durante la pausa mensa. Oltraggio! Ma come si permette un Preside d’interferire sull’andamento della sua scuola? Di questi tempi dove andremo a finire non si sa, ma per fortuna ci pensano alcuni politici di un certo calibro, come Salvini, la Gelmini e La Russa, a preservare le nostre tradizioni nazionali che prevedono di buttare merda e odio sugli extracomunitari, evadere le tasse, fare i furbetti in tutte le occasioni possibili, andare con prostitute anche minorenni, coltivare populismo come non ci fosse un domani e andare a messa, non dico tutte le domeniche, ma almeno a Natale.
Quindi ancora una volta diciamo BASTA! Nessuno ci tocchi il Pandoro! No ai cambiamenti! No al Panettone senza canditi anche se poi i bambini li sputano e li nascondono in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Difendiamo la nostra italianità, cantiamo Tu scendi dalle stelle come la Gelmini mentre cerca un neutrino nel tunnel che dal Gram Sasso rifinisce al Cern. Difendiamo il simbolo della nascita, in un luogo di fortuna, del bimbo di una coppia di profughi come fa Salvini che approfitta di ogni notizia per aizzare gli imbecilli contro dei poveri cristi. Facciamo come La Russa e tutti gli altri fasciocattoliciintegralisti, approfittiamo di ogni occasione per metterci in luce e far dimenticare ai più di campare da una vita alle spalle degli italiani. E mi raccomando: a Natale poi scambiamoci un segno di pace per poi tornare ad odiare e odiarci come prima, perché siamo noi, quelli attenti alla tradizione, ad essere sempre perseguitati. Cristo!
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