Eva e Adamo (gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!)

Genesi I capitolo

download
Eva faceva sempre l’amore come se fosse l’ultima volta della sua vita, il suo uomo neanche sapeva apprezzare questa passione assoluta. Per lui contava solo poter sfruttare quello che la Madre gli aveva concesso, compreso quella donna. Per quanto vivessero in un mondo paradisiaco Eva sentiva che tutto questo presto sarebbe finito, forse fu l’apparizione di un serpente a metterla in guardia o una mela caduta ancor prima che Newton scoprisse la teoria della gravità. Adamo invece non si preoccupava mai di niente se non di sé stesso,  ormai da tempo si era fatto guidare da quelle voci che gli dicevano che non era giusto per la sua specie apparire come una delle tante creature della Terra e che Lei in fondo non aveva fatto un granché dopo il Caos e che forse, se ci avesse provato, anche lui sarebbe stato capace di mettere un po’ in ordine. Eva aveva compreso ormai da tempo che il suo unico, grande amore, era cambiato,  era sempre più freddo con lei e la natura, anche durante il coito lui non si concentrava più nel darle il piacere, la usava così per sfogarsi come quando imprecava a causa di partite che non aveva ancora visto perché Lei, la Dea Madre, aveva creato un mondo noiosamente troppo perfetto senza calcio, senza politica e televisione. Adamo viveva nell’inquietudine di chi, spinto dagli altri Dei, desiderava  il potere anche se poi, essendo solo in due sulla faccia della Terra, non sapeva esattamente cosa farsene. fu così che un giorno cominciò a distruggere  alcune delle tante belle cose che Lei aveva creato: la pace e l’amor proprio. Iniziò a tormentare Eva dicendole: “Ma non ti vergogni a farti vedere così nuda? Sei piena di cellulite, fai proprio schifo, se non ci fossi io qua nessuno ti scoperebbe, credimi.”  Eva, non essendo ancora provvista di orgoglio a causa di una distrazione della Madre che non riteneva che fosse poi una qualità così importante, cominciò a sentirsi a stare male, conosceva la masturbazione fisica che amava celebrare almeno una volta al giorno, ma non la tetra masturbazione mentale che non le regalava orgasmi ma solo ansie e paure. Non capendo esattamente cosa stesse succedendo Eva cercò conforto nella Madre, anche perché non è che avesse altre amiche da quelle parti, ma Lei era troppo concentrata a creare microrganismi unicellulari e buchi neri per far si che un giorno qualcuno si appassionasse alla genetica e all’astrologia. Adamo invece si recò al cospetto dagli altri Dei per ricevere congratulazioni e pacche sulla spalla, ma per lui non ci fu niente, gli Dei erano andati a festeggiare per contro proprio la distruzione del paradiso, loro non si sarebbero mai abbassati a fare i complimenti ad un comune mortale.  Entrambi delusi Eva e Adamo si ritrovarono a gestire sentimenti come la vergogna e il senso di colpa e, in mancanza della conoscenza del perdono anche questo ritenuto inutile e superfluo all’inizio della creazione del mondo, i rapporti fra loro rimasero tesi da quel momento fino ad un infinito lasso di tempo.

 

Cara Boldrini, sono una mamma che serve …

Cara PresidentA BoldrinA (come lei da “donnA” vuol essere chiamatA), sono una mamma che serve a tavola e ne vado fiera e non per questo mi sento imprigionata nel ruolo di mamma/amica/amante/sorella/cuoca/facchina e rammendatrice di calzini. Sono una donna libera e bella che combatte i segni del tempo e lotta … si lotta tutti i giorni contro il grasso superfluo e gli inestetismi della cellulite. Cara PresidentA BoldrinA che amarezza il pensare che lei e le donne come lei, femministe baffute frocie e sostanzialmente brutte, vogliano impedire a donne come me di continuare a servire con devozione i mariti, i nostri figli maschi e le nostre figlie femmine (ma soltanto fino ad una certa età). Cosa farebbero i nostri mariti se tornassero a casa e non trovassero la cena pronta? Cosa farebbero i nostri mariti se non fossimo accondiscendenti ai loro desideri, alle loro debolezze? Come starebbero i nostri mariti in casa con i figli senza nessuno che li aiuti e senza una donna da picchiare? Ha presente la gioia di una madre che – dopo essersi svegliata alle 6, aver preparato i figli per la scuola e la colazione per il marito, essersi truccata di tutto punto per andare al lavoro, aver pranzato solamente con una barretta energetica (perché il marito non mi vuole grassa), essere andata in palestra, ritornata al lavoro, aver fatto la spesa, aver corso per  riprendere i figli da scuola, aver portato la bambina a danza e il maschietto al calcio, aver pulito casa, aiutato i ragazzi a fare i compiti, aver preparato la cena – serve a tavola figli e marito e felicemente salta anche quel pasto per cercare di ottenere una pancia piatta come la Marcuzzi? Se non lo sa glielo dico io, e Le dico che non trovo niente di svilente per le donne in uno spot dove una mamma serve a cena, me se lo immaginerebbe un padre a servire la cena a figli e moglie?!  E non trovo niente che sminuisca o offenda la figura della donna negli spot in cui si vedono donne arrapatate e arrapanti vendere silicone, tette per vendere yogurt o culi di modelle che sponsorizzano ferramenta (chiavi in meno di un’ora!..non è una battuta simpatica?!).

Negli altri paesi, come dice lei, spot del genere non sarebbero trasmessi? Non ne dubito, pochi paesi come il nostro in Europa hanno la nostra cultura per il cibo, le nostre abitudini familiari e l’alto tasso di femminicidi. Probabilmente non hanno neanche un Presidente come lei, il suo, mi dia retta, è un ruolo da uomo, lei al massimo può fare solo un po’ di arredamento.

Presidente faccia il suo lavoro e lasci in pace le donne come me che lavorano, prendendo uno stipendio nettamente inferiore agli uomini, vengono ricattate se intendono mettere su famiglia e non possono fare carriera perché queste sono cose da uomini e in fondo non le potremmo neanche capire. Il nostro ruolo è centrale, la famiglia è composta da una madre che serve, un padre che con la scusa del calcetto va a prostitute, un figlio maschio e una femmina che mangiano pasta Barilla per mantenersi perfettamente etero e geneticamente modificati.

La disparità tra uomo e donna non cesserà nonostante i suoi richiami, se siamo nate da una costala di Adamo e non dal suo filetto un motivo ci sarà!
E ora mi scusi, devo andare a preparare la cena per la mia famiglia (altrimenti chi lo sente mio marito), non so se anche Lei può dire di avere la stessa fortuna.

Sito con tecnologia WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: