MESSAGGIO URBI ET ORBI DEL SANTO PADRE BENEDETTO XV e qualcosa

In resurrectione tua, Christe, caeli et terra laetentur – Nella tua risurrezione, o Cristo, gioiscano i cieli e la terra” (Lit. Hor.).

Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero!

Il mattino di Pasqua ci ha riportato l’annuncio antico e sempre nuovo: Cristo è risorto! S’aripropone! L’eco di questo avvenimento, partita da Gerusalemme venti secoli fa, continua a risuonare nella Chiesa, che porta viva nel cuore la fede vibrante di Maria, la Madre di Gesù, la fede di Maddalena e delle altre donne, che per prime videro il sepolcro vuoto, la fede di Pietro e degli altri Apostoli. Quindi anche per Bossi, cari fratelli e care sorelle del nord, non perdete le speranze.

Fino ad oggi – anche nella nostra era di comunicazioni ultratecnologiche – la fede dei cristiani si basava  sulle testimonianze di quelle sorelle e di quei fratelli che hanno visto prima il masso rovesciato e la tomba vuota, poi  sono venuti i telefonini, le camere digitali, i tags e le condivisioni ad attestare che Gesù, il Crocifisso, era risorto; quindi Lui stesso, il Maestro e Signore, vivo e tangibile ha aperto un canale su youtube ed è poi apparso in chat a Maria di Magdala, ai due discepoli di Emmaus, infine a tutti gli undici, riuniti nel Gruppo del Cenacolo su facebook. (cfr Mc 16,9-14).

La risurrezione di Cristo non è il frutto di una speculazione, anche se diciamocelo un po’ la chiesa su questo ci ha marciato, ma di un’esperienza mistica: è un avvenimento, che certamente oltrepassa la storia, ma che avviene in un momento preciso della storia e lascia in essa un’impronta indelebile, non si fossero fatti di  peyotes gli apostoli Paolo e Pietro ci saremmo dovuti inventare altro. La luce che abbagliò le guardie poste a vigilare il sepolcro di Gesù ha attraversato il tempo e lo spazio, un’impresa epica, superiore anche ai viaggi dell’equipaggio di Star Trek sull’Enterprise.

“Nella tua risurrezione, o Cristo, gioiscano i cieli e la terra”. A questo invito alla lode, che si leva oggi dal cuore della Chiesa, i “cieli” rispondono pienamente: le schiere degli angeli, dei santi e dei beati si uniscono unanimi alla nostra esultanza in un rave che dura da più di 2000 anni. In Cielo tutto è pace, letizia, musica a martello e qualche pasticca. Ma non è così, purtroppo, sulla terra! Qui, in questo nostro mondo, l’alleluia pasquale contrasta ancora con i lamenti e le grida che provengono da tante situazioni dolorose: miseria, fame, malattie, guerre, violenze. Perché vi lamentati cari?  Eppure, proprio per questo Cristo è morto ed è risorto! E’ morto anche a causa dei nostri peccati di oggi, ed è risorto anche per la redenzione della nostra storia di oggi. Perciò, anche se siete senza lavoro, se sopportate il peso dell’ingiustizia sociale, della corruzione politica, se siete vittime di un sistema che fa morire di fame il vostro popolo e che sfrutta gli onesti per arricchire i disonesti ricordatevi che quando verrà il vostro momento potrete ritirare un bonus  per entrare nel regno dei cieli, mentre coloro che vi avranno sfruttato, che vi avranno ingannato e che si sono arricchiti sui poveri del mondo riceveranno una gigantesca cruna d’ago. Questo mio messaggio vuole raggiungere tutti per questo viene mandato in diretta su rai1 con una previsione di share superiore a quella di Magalli su rai2 (tiè!). Questo è un  annuncio profetico, soprattutto per i popoli e le comunità che stanno soffrendo un’ora di passione, perché il Cristo Risorto apra loro la via della libertà, della giustizia e della pace e per noi affinché questa storia continui a far cassa in Vaticano.

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