Genesi

In principio era il caos, ma poi non è che le cose in seguito furono molto diverse. Cercando di mettere un certo ordine Lei creò il cielo e la terra. La terra era informe deserta, le tenebre ricoprivano l’abisso e lo materia di Lei aleggiava sulle acque. Lei disse: “Sia la luce!”. E la luce fu. Lei vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre  e chiamò la luce giorno e le tenebre notte.

E fu sera e fu mattina: primo giorno.

Lei disse: “Devo inventarmi qualcosa per  separare le acque dalle acque”. Lei  creò la volta celeste e separò le acque, che sono sotto la volta celeste, dalle acque, che son sopra la volta celeste. E così avvenne. Lei chiamò la volta celeste semplicemente cielo, una parola corta che Le suonava bene.

E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

Lei disse: “Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto che non vorrei che mi venisse l’artrosi”. E così avvenne.  Lei chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque mare. E Lei vide che era cosa buona. Lei disse: “La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie”. E così avvenne:  la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. E Lei disse: “Ho fame e qualcosa dovevo pur inventarmi” Lei vide che era cosa buona.

E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

Lei  poi fece un sacco di altre cose, si divertì a creare la luna e poi, visto che aveva freddo, creò il sole. E fu sera e fu mattina, e fu che passarono altri e fu. Lei mise in cielo, nelle acque e in terra figure animate, alcune belle, altre brutte, alcune utili e altre inutili a seconda dell’ispirazione del momento. Arrivata al sesto giorno Lei cominciava ad annoiarsi, prese un cane ma non le bastava. Allora Lei disse al suo cane: “Voglio inventarmi una creatura a mia immagine, a mia somiglianza, che domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra, o che almeno ci provi a fare tutte queste cose”.

Lei forgiò la creatura a sua immagine, ma al primo tentativo constatò di non aver fatto un gran capolavoro, ci riprovò e siccome nella creazione, come il maiale, non si butta via nulla, chiamò il suo primo esperimento uomo e la sua riuscita donna.

Lei benedisse il settimo giorno perché in esso aveva cessato ogni lavoro che Lei creando aveva fatto,  mise su un vecchio disco di Janis Joplin, si rollò una canna e si riposò.

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