Paura

Non ho paura di chi cerca di salvarsi la vita affrontando un viaggio disperato perché non ha altra scelta.
Non ho paura di etnie, di religioni e di costumi diversi dai miei.

Invece mi fanno paura le facce compite e le parole di circostanza dei nostri politici.
Ho paura degli sciacalli che approfittano, ancora una volta, di questa tragedia per fare la loro schifosa propaganda.
Ho paura delle persone che esultano sulle vittime di questa strage, ho paura della loro cattiveria, della loro ignoranza.
Ho paura di Frontex, ho paura della negligenza della politica internazionale che prima sostiene i dittatori e il capitalismo ma che poi, quando la situazione diventa ancor più pericolosa, non fa niente.
Ho paura di chi fomenta una pseudo-guerra di religione e la divisione dell’umanità.
Ho paura del razzismo, dell’egoismo, delle soluzioni facili, del tacciare gli altri come «buonisti» e addossare a questi ogni responsabilità.

Ho paura di chi dimentica la storia, di chi si sente superiore agli altri.
Ho paura della mancanza di umanità di troppi nostri connazionali.

"E’ anzi mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. E’ una sfida al pensiero, come ho scritto, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s’interessa al male viene frustrato, perché non c’è nulla." immagine presa da facebook da Chiara Spano che cita Hannah Arendt
“E’ anzi mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. E’ una sfida al pensiero, come ho scritto, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s’interessa al male viene frustrato, perché non c’è nulla.”
immagine presa da facebook da Chiara Spano che cita Hannah Arendt

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