Manca solo una settimana. Ho aspettato questo giorno per anni, forse da sempre. Fin da piccola, ho sempre sognato di essere io la protagonista. Immagino la mia entrata, la gente che mi dice quanto sono bella, le amiche che sorridono, ma sotto sotto sono erose dall’invidia. Marco è il mezzo per arrivare fin qui. Da mesi, dedico ogni momento libero a questo evento. Ripenso al nostro primo incontro, al fidanzamento e anche al fatto che sto per sposare questo mollaccione. Certo, non è il principe azzurro che avevo sognato, ma è sulla strada giusta per fare carriera, e alla fine è quello che conta. Lo sopporto abbastanza, perché stare da sola sarebbe sicuramente peggio; poi, essere single non è ben visto nel nostro ambiente. A 30 anni ci si deve sposare, questo è il punto, e non capirò mai chi decide di non farlo.
La scelta dell’abito, le partecipazioni, il ristorante, la chiesa: curare ogni dettaglio mi ha richiesto una dedizione immensa. Questo è il nostro momento di gloria, il nostro vero debutto sociale. Quelli che vogliono “una cosa intima con pochi amici” non li ho mai sopportati, secondo me fingono perché sono dei poveracci. La mia lista di invitati è selezionatissima. Ho dovuto tagliare fuori persone imbarazzanti, come mia cugina Angela, che ultimamente si è data a OnlyFans. Che vergogna, specie se qualcuno fra i “signori” ospiti la riconoscesse. Invece, ho tanto insistito che venisse Michel Carniani, un vecchio amico di Marco. Un gran gnocco, molto popolare sul web grazie ai suoi corsi di trading. La preparazione dell’evento ci ha richiesto sacrifici e spese enormi. Mi sono sottoposta a diete da fame per avere un corpo perfetto; fra pochi giorni dovrà essere tutto sublime. Da settimane proviamo acconciatura e trucco con il parrucchiere e l’estetista. E che dire del mio abito da sposa? Strepitoso, raffinato, e si vede da lontano un miglio che è costato una fortuna. Immagino già la meraviglia negli occhi di tutti e il travaso di bile di alcune, al mio ingresso, accompagnata dal quartetto d’archi che suonerà all’inizio e alla fine della cerimonia. La location? Divina! Camerieri in livrea, un’orchestrina jazz durante l’aperitivo a bordo piscina, la filarmonica durante il pranzo, e poi tutti a ballare con la band e il DJ set. E c’è anche la sala giochi per i bambini e quella del liscio per i più anziani, così ce li leviamo tutti dai coglioni. E poi lo champagne, i vini pregiati, il cibo. Immagino le facce degli invitati quando scopriranno che a cucinare sarà lo chef più ricercato del momento. Certo, poi dovrò sopportare di vivere tutta la vita con Marco… Sai che palle, ma ne sarà valsa la pena. Di questo matrimonio ne parleranno tutti per giorni e giorni. E il viaggio di nozze? Finalmente in crociera sulle navi della Sea and Land Convenience, sarò davvero una Wonderful Experience, ricca di privilegi e, soprattutto, di occasioni per scattarci quei selfie che tutti ammireranno. Squilla il telefono. Forse è Marco; non lo sento da ieri sera. Sapevo che era uscito con gli amici dopo la riunione di lavoro. Non l’ho chiamato per chiedergli com’è andata, ma sono sicura che non avrà avuto problemi. E se anche li avrà avuti, pazienza, se la sbrigherà in qualche modo. Io devo concentrarmi unicamente sul matrimonio e fanculo a tutto il resto.
o marito, e fanculo a tutto il resto.

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