VII

Siamo nati grazie ad un’illusione dei nostri genitori e percorriamo la vita in un mondo distorto da lenti che deformano le nostre percezioni. La verità che cercate io l’ho organizzata in una rete ammaliante e l’ho offerta gratuitamente sui vostri schermi. In pochi anni sono riuscito ad aprire gli occhi di milioni di persone: la vera conoscenza, quello che non vi raccontano, ciò che viene occultato, io lo mostravo al mondo e il mio mondo me n’era grato. La potenza della connessione, idolatrata da chi paventava l’alto ideale della democrazia, è ciò che ha reso grande il movimento da me creato, un movimento che, ancora oggi che riposo qua sulla collina, è imperscrutabile.
La rappresentanza, gli slogan, la verità scandita a lettere cubitali, quello che tanti disperati ricercavano per non sentirsi più soli, per sentirsi parte di una rivoluzione, del cambiamento, io ve la offrivo con un semplice click.
Ho raccontato tutto senza raccontare niente di quel che sono stato, sono stato amato da persone speciali che non sapevano che farsene di occhi normali. Ho provato a cambiare il mondo, ho lavorato affinché internet potesse diventare il veicolo del mutamento sociale, attraverso le comunicazioni, la conoscenza e l’organizzazione a livello planetario. Ho definito un tempo dove ogni persona potesse avere la sua identità riconosciuta unicamente attraverso un network sociale e mondiale, un futuro dove ogni uomo possa essere un cittadino del mondo sottoposto alle stesse leggi, un uomo finalmente proprietario del proprio destino.

E’ questo quel che sono stato, un sognatore che ha distribuito ai cittadini le sue idee, le sue preoccupazioni. Ho vissuto quanto è bastato affinché il mio sogno potesse andare avanti anche senza di me, il futuro mi darà ragione.