Discover the Mediterranean: Between Shores and Dreams

La vita è solo un capitolo delle numerose esistenze, fatte di prove più o meno difficili. Quando davvero non puoi reagire, è perché tutto è già stato scritto. Perché, allora, attaccarsi ai rottami? Non pensi di essere già stata sufficientemente fastidiosa per noi?


È inutile, non c’è più lavoro

Non c’è più decoro

Dio o chi per lui

Sta cercando di dividerci

Di farci del male, di farci annegare

Com’è profondo il mare

Com’è profondo il mare

Lucio Dalla – Com’è profondo il mare

Raggi di sole schiaffeggiano la vostra pelle mentre, ammassati, aspettate la meta. La sete è totale: per mantenere un minimo di stabilità alla barca, i vostri miseri bagagli, insieme a cibo e acqua, sono stati gettati in mare. Quale occasione migliore per abbandonarsi al dolce far niente, mentre i vostri bambini piangono sotto lo sguardo disperato delle loro madri?
BS & D Crociere: rimanere a galla non è un’opzione, ma un imperativo.

Per i fanatici del movimento, sui nostri mezzi non troverete neanche lo spazio per distendere le dita di una mano. E attenzione: ogni movimento potrebbe compromettere la già precaria stabilità dell’imbarcazione. La barca è così malridotta che un’onda più grande potrebbe catapultarvi tutti in acqua. Sfruttate l’opportunità per riposarvi.
BS & D Crociere: non muoversi non è un’opzione, ma un imperativo.

Per gli amanti dell’adrenalina, questa è la vacanza perfetta. Chi ama le sfide troverà nei nostri viaggi il top delle avventure in mare. Una crociera non per tutti: regalare o regalarsi un’esperienza dove le possibilità di concentrarsi sulla propria sopravvivenza sono infinite. Cosa c’è di meglio?
BS & D Crociere: cavarsela non è un’opzione, ma un imperativo.

Ogni sera, l’orizzonte si tinge di tenebre inquietanti, un sipario che si alza su un palcoscenico di speranze spezzate, mentre il cielo e il mare si abbracciano in un’oscurità avvolgente, pronta a inghiottire ogni sogno di salvezza. Un viaggio sulle nostre imbarcazioni vi cambierà la vita.
BS & D Crociere: giocare alla roulette russa non è un’opzione, ma un imperativo.

E quando sarà ora di cenare, per i campioni delle nostre traversate in mare, la scelta è infinita. Potrete finalmente immaginare, una volta sbarcati, di mettere qualcosa sotto i denti, ma soprattutto di bere tutta l’acqua che avete tanto desiderato. I più fortunati tra voi, quelli giunti vivi sulla terraferma, saranno ospitati nei nostri centri esclusivi, coccolati dal nostro personale. Continuerete a vivere l’emozione di un viaggio misterioso, prendendo parte al gioco del vostro destino.
BS & D Crociere: solo mete di lusso.


Il 2023 ha segnato un anno drammatico: alla fine dell’anno, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha conteggiato almeno 2.271 morti e dispersi sulla rotta del Mediterraneo centrale (3.041 in totale nel Mediterraneo), un incremento del 60% rispetto all’anno precedente.
Le agenzie sottolineano che si tratta di stime conservative e che i numeri reali non potranno mai essere conosciuti, poiché molte vittime non saranno mai recuperate.

Sono 30 mila i migranti morti nel Mediterraneo negli ultimi 10 anni.


Itinerari:
Tra terra e mare: dall’affascinante bordo del deserto alle coste del Mediterraneo

Tanout (Partenza)
La città del Niger è capoluogo dell’omonimo distretto nell’affascinante regione di Zinder. Con i suoi quasi centomila abitanti, Tanout conserva lo charme dei luoghi caratterizzati da estrema povertà e gravi problemi di accesso a cibo, acqua, sanità ed educazione. Ma sono soprattutto i bambini, specie quelli in età prescolare, a vivere un’esistenza elettrizzante, esposta a rischi come malattie e delinquenza precoce.
Il Niger, con la sua economia basata principalmente su un’agricoltura e un settore zootecnico fragile a causa della siccità, un’industria poco sviluppata, una storia politica segnata da instabilità, sfrenato sfruttamento minerario, colpi di stato e ribellioni, prepara i suoi abitanti a emozionanti prove di sopravvivenza, ancor meglio di tanti nostri reality a tema avventura.
Quale miglior luogo di partenza per intraprendere un viaggio ricco di sfide e incontri insoliti, all’insegna dei più eccitanti imprevisti?

Sahel e Sahara: alla scoperta della magia del deserto
Cosa visitare:
Perché non concedervi una sosta nella città di Agadez, cuore pulsante di un complesso intreccio di politiche di controllo della migrazione, e restarvi per un tempo indefinito, in attesa del grande viaggio che vi condurrà attraverso il Sahel e il Sahara fino alla Libia?
Ricordate: ogni deserto è un luogo iniziatico, potente e simbolico. Ecco perché sempre più persone affrontano la traversata nel deserto. Unitevi a loro: attraversate il deserto con mezzi di fortuna pagati a peso d’oro o, per un’esperienza ancora più avvincente, a piedi. Sopravvivete al sole cocente, alle frizzanti notti fresche, alla fame, alla sete e alle bande criminali. La cooperazione e una sicurezza che guardano alle persone, anziché a quei simpatici confini tracciati col righello, sono praticamente assenti, e si stima che il numero di morti nel deserto sia il doppio di quello in mare. Sono questi i motivi per cui questa tappa è perfetta per voi, amanti del rischio.

Cosa visitare nei dintorni:
Approfittate per ammirare la bellezza del deserto del Sahara, conosciuto come il deserto caldo più grande del mondo, con il suo epico paesaggio di estese distese di sabbia, dune scolpite dal vento e cieli infinitamente azzurri. Molte specie di piante e animali si sono adattate per resistere alle condizioni estreme del deserto, volete essere da meno? Qui si trovano piante resistenti come il giglio del deserto, il fico d’India e le acacie, alberi in grado di sopravvivere grazie alle loro radici profonde che attingono acqua direttamente dal sottosuolo, oltre a palme da dattero e arbusti spinosi come il cappero e l’euforbia. E, se siete sfortunati, potreste anche imbattervi in qualche cadavere di migranti; se siete fortunati, potrebbe non esserci il vostro.

Tripoli bel suol d’amore
Il porto:
Affacciato sulla sponda occidentale da una piccola e strategicamente difendibile penisola, i Fenici trovarono irresistibile questo angolo per fondare una delle loro colonie. Oggi, dopo millenni, il porto della Libia non è considerato un porto sicuro, ed è proprio questo che costituisce il suo fascino. È il principale ritrovo per chi cerca di raggiungere l’Europa, un luogo dove le speranze vengono affidate non al destino, ma a scafisti e trafficanti. Un ottimo punto di partenza per chi ancora ha voglia di giocarsi l’ultima chance. Ricordate che il prezzo esorbitante del viaggio e delle imbarcazioni traballanti e vieillottes non è unicamente da attribuire a questi delinquenti di bassa levatura. Noi puntiamo più in alto e vi rendiamo partecipi di questo irresistibile effetto collaterale delle politiche migratorie internazionali, in particolare quelle europee, che preferiscono evocare la minaccia degli “scafisti”, attualmente molto popolare, per lavarsi le mani dai mancati soccorsi e dall’assenza di vie sicure per chi proviene dal Sud globale.

Cosa vedere:
Perché non approfittare dell’occasione per unirsi ad altri migranti, rifugiati e richiedenti asilo nei centri di detenzione di Abu Salim e Ain Zara a Tripoli? Un’opportunità rara, dove l’accoglienza viene offerta con calorosa aggressività. In queste suggestive location si può sperimentare una varietà di attività, dalle perquisizioni intime ai momenti dedicati agli abusi sessuali. Se la giornata è giusta, e spesso lo è, c’è la possibilità di assistere a uccisioni arbitrarie. La dieta? Innovativa, un’esperienza che si distacca dai tradizionali pasti: cibo scarso, acqua un lusso non per tutti. La convivenza? Esclusiva. Ospiti selezionati vengono uniti in celle senza servizi igienici, dove ogni angolo è un viaggio sensoriale tra odori di liquami e malattie che si propagano a velocità impressionante. L’assistenza sanitaria? Assente, per offrire a ciascuno la possibilità di trasformare ogni piccolo malanno in una grande avventura.

Cosa vedere nei dintorni:
La provincia di Tripoli, comprendente la dipendenza della suddivisione amministrativa dell’Impero Ottomano di Cirenaica, si estende lungo la costa meridionale del Mar Mediterraneo, tra la Tunisia a ovest e l’Egitto a est. Approfittate della visita in questi luoghi per ricordare i fasti della colonia Tripolitania, una delle due colonie italiane in terra libica. La conquista italiana della quarta sponda è costata, nell’arco di vent’anni, centomila morti alle popolazioni libiche. I nostri italici eroi si resero noti per le deportazioni, i campi di concentramento, le esecuzioni sommarie e le violenze sulle popolazioni autoctone, confermando l’immagine della presenza italiana in Libia come quella degli italiani “brava gente”.

Lampedusa: “O’ Scoglio” fra i due mondi
Il porto:
Arrivati al molo Favaloro, intitolato a una delle famiglie più celebri della Sicilia, è facilmente possibile assistere allo spettacolo dei migranti che sbarcano in condizioni disperate, circondati da rifiuti e costretti a fare i propri bisogni in pubblico. Le imbarcazioni, al termine delle traversate, formano uno sfondo unico sul mare: ruderi colorati e potenzialmente pericolosi, al cui interno restano gli oggetti usati durante il viaggio: vestiti logori, pacchetti di biscotti e camere d’aria fornite dai trafficanti come misero sostituto dei giubbotti salvagente. Uno spettacolo unico che arricchisce la bellissima posizione e la ricchezza naturale dell’isola siciliana.

L’isola:
L’isola di Lampedusa, parte del libero consorzio comunale di Agrigento, è la più estesa dell’arcipelago delle isole Pelagie nel Mar Mediterraneo e la più meridionale d’Italia e d’Europa, sebbene geologicamente appartenga alla placca africana.
Tra le zone d’interesse, oltre alle spiagge dei Conigli e della Guitgia, ai dammusi e alle innumerevoli belle cale, non dimenticate di visitare gli hotspot di Lampedusa, dove la situazione è spesso frizzante a causa delle numerose presenze.
I globe-trotter che giungono dopo un avventuroso viaggio in Italia dovrebbero restare nei centri di prima accoglienza solo per un breve periodo. Tuttavia, queste tempistiche non sempre vengono rispettate. Ci sono casi di minori stranieri soli che si ritrovano a trascorrere lì oltre tre mesi. Approfittate di questo tempo prolungato negli hotspot per riflettere e rimettervi in forma, preparandovi ad affrontare nuove avventure nel paese del sole, sempre più ignorante e razzista, con l’obiettivo di raggiungere altri fantastici luoghi d’Europa.

Servizi Premium: Lezhë – Bari, l’Adriatico che non ti aspetti!
Se siete riusciti a trionfare dopo le peripezie del vostro movimentato viaggio, ma già sentite nostalgia per le avventure appena vissute, non temete: alcuni di voi potrebbero essere selezionati per un viaggio verso gli esclusivi centri di Shengjmn e Gjiader, nel distretto di Alessio in Albania. Questi centri, circondati da muri di cinta e telecamere lungo il perimetro, sono dotati di dispositivi di sicurezza all’interno e operano sotto giurisdizione italiana, con le forze di polizia italiane a garantire l’ordine e si sa che la polizia italiana, già famosa per la sua efficienza nel ripristinare l’ordine durante il G8 a Genova nel 2001, è rinomata per il suo chirurgico operato.
Potrete godere di questo ulteriore soggiorno, anche se di fatto non vi siete macchiati di alcun reato, a spese del governo italiano, che ha investito più di mezzo miliardo di euro in questi centri. Ma le sorprese non sono finite: potreste tornare in Italia grazie al “Gioco della provenienza da un posto sicuro”, in cui lo Stato italiano sfida il Tribunale di Roma. Se quest’ultimo deciderà di non convalidare il trattenimento nel centro italiano per i rimpatri in Albania, potreste diventare ospiti nei Centri di accoglienza per richiedenti asilo, a Bari o in altri luoghi. Una volta in Italia, anche se la vostra richiesta di asilo è già stata respinta, avrete 14 giorni di tempo per presentare ricorso e, chissà, quante altre avventure vi attenderanno ancora.

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