Eppure lo so che fra di noi c’è stato amore, forse un grande amore. Lo so perché ricordo le date di ogni tappa della nostra vita insieme: il primo incontro, la nostra prima casa, la nascita dei nostri figli. So, razionalmente, che abbiamo vissuto con passione e condivisione ogni problema, ogni conquista. Ma non ne ho una memoria emotiva. Non ricordo davvero l’emozione della prima volta che i miei occhi hanno incrociato i tuoi, né quella della prima volta che abbiamo fatto l’amore. Non ricordo neanche quella del nostro matrimonio.
Gli anni sono passati così, siamo stati insieme per troppo tempo, lasciando che l’amore si trasformasse lentamente in abitudine.
Sapevo delle tue scappatelle, tu conoscevi le mie. Ci è andata bene così, senza nemmeno tirare in ballo la scusa dei figli.
Cosa dice il tuo sguardo? Vorresti dirmi che tu ancora mi ami? Vorresti potermi chiedere se in me c’è rimasto dell’amore per te? Ma non ti senti ridicola? Chi mai potrebbe amare ancora la tua pelle non più soda, le tue rughe, i tuoi capelli bianchi?
L’amore è forza, è giovinezza, una giovinezza, cara, che io ancora inseguo, mentre tu l’hai lasciata fuggire via senza lottare, accettando il tempo così com’è venuto.
Guarda me, invece: sono ancora in forma, niente male per un sessantenne, no?
Voi donne, arrivate a una certa età, siete tutte uguali: vi cullate in una serena consuetudine, a voi il sesso non interessa più.
Ma questo non fa per me. Io voglio ancora il fuoco.
E quando quella giovane ricercatrice ha incrociato il mio sguardo, ho ricominciato a sognare.
Sognare di possederla, di far l’amore con lei in tutti i modi possibili, e l’abbiamo fatto: la prima volta in un andito nascosto della biblioteca, poi nel mio studio, a casa sua, ovunque.
Di questa droga di giovinezza, cara, non posso più fare a meno.
E sai la cosa buffa? Nemmeno lei può fare a meno di me, specialmente adesso che aspettiamo un figlio.
Capisci quanto il destino sia stato generoso con me, offrendomi una nuova ripartenza? Ancora tante emozioni da vivere, una donna con il seno ancora turgido, una vagina sempre lubrificata e pronta ad accogliermi e una famiglia tutta nuova da costruire.
Se me lo avessero detto anni fa, non ci avrei creduto che la vita potesse essere ancora così bella ed entusiasmante per me.
Per questo ti lascio. Il nostro tempo è passato e io voglio continuare a godermela questa vita.
Su, non guardarmi così. Non ho alcuna intenzione di sentirmi in colpa. Fattene una ragione: hai le tue amiche, il burraco, stai abbastanza in salute. Non dico che troverai un nuovo amore, non credo nemmeno ti interessi, giusto?
Per la casa e le cose in comune ci metteremo d’accordo, siamo persone civili.
Adesso devo andare… No, non dire niente. Non è stato facile dirtelo, ma sinceramente pensavo potesse essere ancora più difficile.
Lasciami andare. Potremmo sempre restare amici, per il bene dei nostri figli, anche se ormai sono più che adulti.
Ci sentiremo presto. Se non io, sarà il mio avvocato a farsi sentire.
Ciao.
«Cara, ti stavo chiamando, perché non rispondi?»
«Scusa, ho dovuto sorbirmi un infinito, patetico monologo di mio marito, anzi ex marito. Finalmente si leva dai coglioni quel povero idiota …
Allora a che ora ci vediamo stasera?»

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