Sarebbe davvero rivoluzionario se il nuovo Papa fosse una donna.
Ancor di più se fosse una donna nera, transgender, grassa, lesbica, buddista, di origine israeliano-palestinese, con un nonno russo e uno ucraino.

Sarebbe fantastico se sorseggiasse regolarmente infusi dalla teiera di Russell e dicesse alla sua fanbase e a tutti i religiosi di ogni fede:

«Guardate che le religioni le hanno inventate persone come voi.
Magari con mire di potere ben precise, o semplicemente ricche di fantasie un po’ perverse che, se si fossero date al BDSM, forse avrebbero fatto meno danni nei secoli dei secoli… Amen!

Anzi no, che dico “Amen”?
Vi sto perculando, ragazzi!
Sul serio: nessun popolo eletto, nessuno che fa miracoli.
Qualche Silvan, sì, ma anche lui ha i suoi trucchetti.
Coltivate la cannabis, non l’odio.»

Sarebbe davvero rivoluzionario se la Papessa nera predicasse l’amore libero e sciogliesse ogni dogma, liquidandolo come superstizione.

Durerebbe meno di un gatto in tangenziale.
La farebbero fuori subito.
Perché gli uomini sono peggio dei vampiri assetati di sangue, anzi no, i vampiri almeno sono fighi.
Gli uomini avidi fanno schifo allo schifo.
Eppure anche loro hanno una fanbase. Purtroppo.

Lo sapete anche voi, gli dèi invisibili anche se esistessero non sarebbero mai così spietati come chi storce il naso solo all’idea di una donna nera, grassa e lesbica.

Cribbio! Una donna grassa non si può vedere!
Dieta e palestra per Dio!

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