E non se ne può più di queste immagini di persone emaciate, mal vestite, con espressioni di dolore.
Si parla a sproposito di giustizia, di libertà, poi i suoni delle bombe … i raid aerei.
Non ci lasciano parlare: ogni volta che proviamo a dire qualcosa sulle nostre televisioni, sui giornali, sui nostri social media, in troppi esprimono un assurdo contradditorio.
Poi la pace, una pace che sembra non star bene a nessuno.
Siamo davvero stanchi di sentir parlare di vittime e carnefici; la verità sappiamo dove sta, ma certa gente non vuol proprio sentirla!
Ci opprimono con i diritti umani, con le ingiustizie sociali.
Ci stanno rovinando la vita, anche a noi che siamo dall’altra parte del Mediterraneo. Sì, anche noi vorremmo vivere in tranquillità.
E che nessuno si azzardi a dire che il nostro modo di vivere sia sbagliato!
Abbiamo lottato da sempre per quel che abbiamo e ce lo teniamo stretto.
Adesso basta! Basta con queste continue lotte nel nome di un popolo, nel nome dei miserabili della Terra!
Esigiamo serenità.
Non vogliamo più essere offesi.
Vogliamo poter dire che questo antifascismo ci sta rovinando i cocktail del venerdì sera, le cene formali, gli incontri fra amici.
Ci avete fracassato i coglioni con questa storia; per questo ci stiamo facendo un culo tanto per revisionarla, e neanche comprendete quanto sia immane il nostro sforzo.
La realtà va combattuta ogni giorno: i giornalisti uccisi non sono mai stati abbastanza, perché qualcosa ci è sfuggito e ha cominciato a girare.
Le nostre troll farm non riparano a rilanciare accuse, a seminare disinformazione, e non sapete quanto ci costa!
Ogni nostra apparizione sui media, a parte il tempo ad aggiustarci il make-up, è unicamente dedicata a screditare quelle fanfare che ci dicono che siamo pessimi, che collaboriamo con i criminali, e per questo saremmo anche noi criminali. Ma come si permettono?
Delinquenti! Ci state rubando il nostro tempo!
Potevamo sorseggiare champagne in santa pace in località esclusive, e ci stiamo dando da fare affinché se ne creino altre. Non siete contenti che tutto questo porterà lavoro?
Meno male che c’è qualcuno che ci riconosce ancora dei meriti, come la nostra bellezza.
Ci abbiamo messo anni per far riconoscere al popolo che i nemici sono quei pezzenti, spesso un po’ troppo abbronzati, che ci vogliono invadere.
Cazzo, li abbiamo messi allo stremo, abbiamo sfruttato le loro risorse, il loro lavoro rendendoli schiavi, gli abbiamo dato condizioni di vita inaccettabili sia per il clima sia per i loro governi di turno, che abbiamo dovuto corrompere dando ancora una volta fondo alle nostre finanze.
E sapete poi quanto ci è costato far credere che il nazifascismo in fondo non era male e che gli antisemiti sono altri? Uno sforzo quotidiano che speriamo dia al più presto i suoi frutti, perché non ne possiamo davvero più.
Per non parlare poi della questione del Sudafrica, con i nostri amici bianchi dipinti proprio male. Povere vittime di un sistema che ha voluto liberarli dall’apartheid dei nativi.
A proposito di nativi, W i cowboy!
Il bello è che dobbiamo ancora lottare per le donne, che siano messe in casa a cucinare, per il gender, per le pari opportunità, e meno male che a quel ministero ci abbiamo messa una dei ̶m̶o̶s̶t̶r̶i̶ nostri.
Siamo il baluardo della società e chi non è con noi è un nemico che va abbattuto. D’altra parte, i nostri amici hanno armi fighissime.
La storia è nostra e la fanno i potenti, mica le zecche!

Posted in Uncategorized
Lascia un commento