La mia esistenza era un inferno con lui, non riuscivo a tenere in ordine niente, rovinava sempre tutto. Si presentava sempre in quel modo poco elegante e poi non capivo mai quello che voleva. Pensare che all’inizio mi faceva tenerezza con i suoi occhietti che mi comunicavano il suo tremendo bisogno di affetto, mi veniva spesso accanto accontentandosi di poco, pensavo fosse perfetto. Poi, piano piano, i suoi modi divennero più bruschi, pretendeva sempre di più , era diventato incontenibile, la sua presenza troppo ingombrante e lui non voleva sentire ragioni. Lo portai persino da un medico, e per trascinalo li, so io quanto penai. Il dottore gli prescrisse una cura che lui, ovviamente, si rifiutò di seguire, mi disse anche che certi maschi sono così e che, per quanto si sia evoluta la medicina in questi ultimi anni, con certe caratteristiche, ancora, ci si faceva ben poco. Mi suggerì…
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