Talia I. si abbandonava raramente, era perennemente nervosa, sempre pronta a scattare per le minime cose. Viveva costantemente sotto pressione, non trovava mai il tempo per rilassarsi, tirare sospiri di sollievo. Il suo aspetto possedeva una grazia antica. Dalla testa ai piedi sembrava incarnare un ideale di bellezza ottocentesca, i suoi lunghi capelli castani ricordavano paesaggi autunnali del nord, i suoi occhi avevano quell’azzurro pieno d’ombre che si rispecchia nei grandi fiumi, i suoi seni generosi ricordavano quelli delle contadine che raccoglievano l’uva, le castagne e le olive in autunno, i suoi fianchi larghi e il suo sesso erano sorretti da due cosce sode poggiate su steli eleganti e piccoli piedi che rammentavano le donne di Klimt e le incantevoli figure dei preraffaelliti. I suoi malumori era cominciati quando, in un momento di debolezza, Talia I. aveva intrecciato una relazione scabrosa con un rozzo italo tedesco, un tale di nome Rocco, Rocco Spread, un tipo piuttosto esuberante ed esibizionista. Lui amava approfittarsi delle debolezze di Talia, adorava possederla a sorpresa quando lei era di spalle e penetrarla da dietro senza preoccuparsi dell’eventuale dolore a cui la poverina veniva puntualmente sottoposta. Rocco si ritagliava margini sempre più grandi rischiando spesso il default nel loro ambiguo menage. Talia si sentiva costantemente sotto ricatto, si era ritrovata in una relazione senza senso eppure non riusciva a ribellarsi, sembrava che quella con Rocco fosse una storia imposta da una volontà maggiore della sua. Si sentiva sotto osservazione, ogni volta che s’illudeva di tenere tutto sotto controllo lui riprendeva con le sue richieste sempre più insistenti, il suo membro, che momenti prima pareva avere dimensioni normali, nel giro di pochi istanti s’innalzava pericolosamente e aumentava vertiginosamente di dimensione e di energia. Talia le aveva provate tutte per fargli trovare pace, non erano normali quelle impennate e soprattutto lei non sopportava più quella furia devastatrice, si sentiva spiazzata e senza più risorse. Certi conoscenti sembravano provare gusto nel vederla così vessata e lei non sapeva più di chi fidarsi. Non poteva fuggire e, per quante strategie s’inventasse, Rocco diventava sempre più una presenza voluminosa e imbarazzante. Cercò di farsi aiutare da un esperto, uno che conosceva le caratteristiche di Spread, le sembrava un tipo a posto e in qualche modo si sentì rassicurata, nel tempo Rocco non avrebbe più avuto quegli scatti repentini che le causavano tanto dolore. Passarono giorni tranquilli in cui Talia sembrava aver ritrovato l’equilibrio e la voglia di guardarsi intorno con rinnovata fiducia. Si prese una piccola vacanza ed ebbe una fugace relazione con un bollente Islandese dal carattere deciso che le fece sognare nuove prospettive proponendole posizioni gaudenti che Talia non aveva ancora mai sperimentato. Tornata a casa cominciò a riprendere il suo tempo, a concedersi lunghe passeggiate e docce interminabili sotto getti di acqua calda che accarezzavano il suo corpo e le ricordavano quella passione nordica ricca di speranza. Fu proprio una volta, uscita dalla doccia, inconsapevole di quella presenza che non l’aveva mai lasciata, che si sentì violentemente presa da dietro. L’impatto fu di una violenza inaudita e la poverina non poté fare nulla per sfuggire a quel supplizio, anzi, più si dimenava e più sentiva bruciare in lei quella sua parte intima e profonda. Si sentiva finita, intensamente violata, la storia si ripeteva, era stato inutile tentare di sfuggire a quel malefico destino, che senso aveva avuto tutto quel darsi da fare? Anche quella volta Rocco Spread era riuscito a metterlo nel culo a Talia I. e lei, anche quella volta, non ne aveva goduto affatto.
Ringrazio Marco (Inachis Io) per gli scambi e le condivisioni sempre stimolanti
Grande! Hai uno stile inconfondibile
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Grazie Marco non sai quanto m’inorgoglisce il tuo complimento :DDD
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maremma maiala… ovunque vai son cipolle
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😦 per non dire c amari
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Mi hai fatto scompisciare in treno, un vera chicca!
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ne sono felice..occhio a scendere dal treno, potresti avere uno Spread dietro di te! ;)*
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Certo che sei brava, eh…
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Una brava bischera Lucia ahahah Grazie!
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