Riposto un racconto finito nel dimenticatoio. E’ di un paio di anni fa e mi fa quasi effetto riscoprirmi così poco tenera. Buona lettura.

Avatar di Sabrina AncarolaMINI RACCONTI CINICI

Che schifo le sue mani sudaticce e la sua voce che mi parla con quel tono sovreccitato …chissà quali droghe assume? Odio i suoi ordini esclamati con finta persuasione e  la sua lingua avida che mi  esplora ovunque … Ma quanto tempo è passato  adesso? Mi pare  un’eternità e mi tocca nuovamente  indossare lo scafandro dell’attrice consumata: “Si si, sei il migliore … Dio come godo, su lo voglio ancora, ancoraaaa…”  e intanto penso che questa casa andrebbe ristrutturata, che dovrei saldare il dentista …anche la macchina non ne può più. “Oh si dai che bello, quanto mi piace”.  Facesse almeno veloce .. maledetto viagra da quando esiste mi sta rendendo la vita un inferno, prima durava tutto pochissimi minuti e nel migliore dei casi pochissimi secondi “Si te lo faccio, lo sai che ho sempre voglia, si  uhm uhm…” Santa Madonna delle Grazie se non…

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