Il mio non è un vero e proprio coming out, seppur io sia una donnina volubile non sono cambiate nelle ultime ore le mie tendenze sessuali, eppure oggi voglio gridare al mondo intero il mio sconfinato amore per Tabatha Mani di Forbice Coffey. Ho bisogno di un’icona gay come l’aria che respiro, necessito di una guida che mi prenda per mano illuminandomi la strada e Tabatha riunisce in una sola persona le mie più profonde esigenze. Titanica, occhi di ghiaccio, biondissima, dall’algida apparenza, si muove su calzature dal sapore vagamente fetish e vestita come in Matrix si aggira per i saloni in declino con il preciso obbiettivo di risollevarne le sorti. E’ stata paragonata a Gordon Ramsay ma è mia opinione che lei sia di gran lunga più grintosa e capace di ridare coraggio alle sorti d’imprese in decadenza. Osserva tutto con freddezza scientifica e in quattro e quattr’otto rivela pecche e prospetta soluzioni precise a tale velocità che neanche i più sofisticati computer della Nasa riuscirebbero ad elaborare in così breve tempo. Tabatha dice sempre la verità e la dice a fin di bene, è la madre severa che rimprovera il figlio perché cresca forte, libero e sano, è la psicologa che sviscera le debolezze altrui, destruttura e ricrea mettendo in luce la natura migliore dei parrucchieri che fino a quel momento si sentivano falliti e privi di speranza. Pur non possedendo i requisiti di una bellezza canonica e lontana da ogni stereotipo di donna imposto dai media la nostra eroina è incredibilmente sexy ed affascinante, sarà perché è donna di carattere superiore a qualsiasi uomo che non deve chiedere mai. Dalla rete scopro che siamo praticamente coetanee, che è australiana e che deve la sua notorietà ad un reality show dove si è messa in luce per il suo carattere schietto e diretto, particolarità questa che ha dimostrato anche nei riguardi della propria omosessualità vissuta come fatto privato e naturale, infatti afferma:
“Sono state sempre me stessa. Le uniche persone di cui mi sono preoccupata quando ho fatto coming out sono stati i miei familiari e miei amici intimi. Detto questo, credo che ci sia un tempo e un posto per ogni cosa. Non sento il bisogno di andare da un cliente e dire: “Ciao, sono Tabatha, sono lesbica e ora ti taglio i capelli”. Non è importante. Per me, essere gay è parte di quello che sono, ma non è quello che mi definisce. È al pari di avere capelli biondi o occhi azzurri.”
Bello leggere le parole di una persona veramente libera che è riuscita ad emergere grazie alle sua atipicità, si capisce il perché riesca a rivoluzionare con sapienza ogni ambiente che sia un salone di acconciature o di toilettatura per animali, un bar o un parco divertimenti.
A volte vorrei fingere di essere una parrucchiera fallita per poter ricevere le sue preziose dritte e rimettermi in carreggiata, sogno che ci siano persone così un domani al Ministero delle Pari Opportunità. Una come Tabatha la vedrei bene anche alla guida di un paese disastrato come il nostro e visto che non sopporta i piagnistei so che darebbe una bella risistematina anche alla Fornero. 😀 You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one … altro che banchieri privi di cuore, più Tabatha per tutti!
Commento, commento… cavolo, mi hai seccato le parole! Sempre bravissima!
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è l’amore che parla per me ❤
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nulla da aggiungere 😀 concordo in pieno!!!
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e come si fa a non amarla?! ❤
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Io l’adoro! E diciamo la “conosco”. Anche se ha un grande cuore, ricordate 🙂 l’apparenza fredda è per prossionalità!
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La conosci?! Che meraviglia, per me è veramente una gran donna:)
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