Domenica in cerca di emozioni

Gli stessi visi di sempre, uomini, donne, persone non troppo giovani, anziani, cappotti marroni, giacconi sintetici. Fuori il cielo grigio di un autunno che sta lasciando il posto a quello che si preannuncia un freddo inverno. Forse non sarei dovuta tornare, ma ho sentito che  in fondo non sarebbe stata un’idea cattiva vestirmi di tutto punto e recarmi in quel luogo pieno di alcol e odori particolari. Fuori persone che fumano, chiacchiere, saluti, sguardi. Potrei prima fermarmi al bar per  prendere qualcosa di forte oppure un cocktail. Entro, mi guardano, c’è coda. Non credevo che questa particolare occasione potesse destare un interesse così ampio e la cosa, a quanto pare, non ha sorpreso solo me. Qualcuno si lamenta, ha fretta di addentrarsi, sorseggio il mio cocktail  e guardo i visi, non scruto nessuno che può interessarmi, facce conosciute che non mi trasmettono nessuna emozione, saluti formali. Potrei decidermi ad entrare, invece consumo lentamente la mia bevanda fingendo un’altezzosità che non mi appartiene, ho sempre amato distinguermi dalla massa. Il mio rossetto rosso sta lasciando le mie labbra,  preferisce stamparsi sul bicchiere. Tiro fuori lo specchietto, sistemo la bocca, controllo gli occhi. Entra un uomo, interessante penso, sto per lanciargli uno sguardo che nulla lascia a caste interpretazioni, ma vedo che è accompagnato da una donna,  presumo sia sua moglie. La coda scorre, intanto potrei mettermi in fila, mi sa che non vale la pena rimanere ferma al bar. Forse arriverà ancora qualcuno, non so, la casa del popolo è sempre un pullulare di persone.  Mi avvicino in quella grande sala che ha visto consumare tradimenti fra gran feste e impertinenti balli. Ai tavoli persone ormai stanche che non vedono l’ora che tutto questo sia finito, mi  sento chiamare, mi danno un foglio, lo compilo, lo imbuco e me ne vado. Torno a casa sconsolata, mangio qualcosa, mi strucco, accendo la tv. Anche oggi  niente di nuovo sul fronte sentimentale, non vale la pena certe volte di uscire,  neanche per il ballottaggio delle primarie.

 

2 risposte a "Domenica in cerca di emozioni"

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