La vidi una mattina come tante nel parco dove di solito andavo a correre. Era bellissima, ne rimasi incantato. Possedeva un aspetto aristocratico, aveva un corpo magnifico e una naturale eleganza. Fin dal primo istante mi resi conto che lei era di un’altra razza, difficilmente potevo sperare di accostarla. Eppure non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Volevo avvicinarmi a lei e con una banale scusa riuscii ad passarle accanto e a percepire il suo ammaliante odore. Ero pazzo di desiderio, dovevo averla in tutti i modi, sapevo che anche lei mi desiderava. ma che era trattenuta da una forza superiore che non la lasciava venire a me. Dovevamo escogitare un piano per trovare un momento solo nostro. Fu grazie alla distrazione di chi voleva avversare il nostro amore che lei riuscì a fuggire eludendo ogni ostacolo. In un attimo arrivammo dietro il boschetto e ci trovammo soli. Eravamo…
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