Di andare ai cocktails con la pistola non ne posso più

Oh mamaçita Panama dov’è?

Florençia sognava una vita diversa fin da piccola, nata e cresciuta in una famiglia povera e timorata di Dio, aveva sempre desiderato  evadere dal suo ambiente fatto di restrizioni e pentimenti.  Sua nonna Conçhita era l’unica persona al mondo in grado di capirla, con lei poteva parlare di posti lontani, di uomini con la pistola fumante e di donne ammaliatrici, di tesori nascosti e di navi che salpavano lontano.  La quotidianità di Florençia era fatta di lezioni dalle suore presso la Escuela de la Divina Santidad e di pulizie di casa, non stava bene per i suoi genitori che una ragazzina giocasse nelle strade come i suoi fratelli maschi e gli altri bambini di Los Llanos. Le sue uniche distrazioni erano quei pochi libri di cui poteva disporre e la visita la domenica a pranzo dell’abuela Conçhita. Florençia volava con la fantasia grazie ai racconti di sua nonna che diceva di essere nata in una famiglia agiata e di essere fuggita presto di casa per via di un uomo con gli occhi neri e dei lunghi baffi che le aveva fatto perdere la testa. Guai se i genitori della piccola avessero saputo cosa la vecchia raccontava alla nipote. Conçhita, che aveva vissuto una gioventù ricca di emozioni e di catastrofi, ad un certo punto della sua esistenza si era ritrovata sola e incinta a vagare in quella piccola nazione che collegava le due Americhe.  Aveva conosciuto un contadino povero ormai senza più speranze di trovare moglie che l’aveva tenuta con sé. A 27 anni a quei tempi non c’erano molto scelte se si era sole e con un bimbo in arrivo, Conçhita aveva accettato il suo destino, aveva represso i suoi ricordi e la sua voglia di avventura fino alla nascita di quella bambina divenuta poi una ragazzina dai lunghi capelli neri e dagli occhi brillanti che le ricordava tanto com’era lei da piccola. Una delle tante domeniche di pranzi con la nonna, Florençia e Conçhita si erano ritrovate, come spesso accadeva, sole in veranda a ricamare sulle lenzuola del corredo della ragazzina e sulle storie di viaggi su navi di lusso frequentate da donne con le labbra laccate.
Una di queste donne, raccontava la nonna, si faceva chiamare Dolores Del Rio, era una grande artista, era bellissima come lo erano tutte le creature dei suoi fantasiosi ricordi,  aveva tanti amanti che la coprivano di gioielli e di altre cose preziose, ma il suo grande amore restava il palcoscenico. Amava regalare l’energia erotica che scaturiva dall’ondeggiare del suo corpo morbido dalla pelle bianchissima.  Conçhita descriveva minuziosamente le movenze con cui Dolores incantava i suoi spettatori, Florençia cercava di ripetere quei movimenti sinuosi con il suo corpo ancora acerbo. Il risultato procurava ad entrambe delle fragorose risate, tant’è che nel sentire quel chiasso era intervenuto il padre che aveva pregato la vecchia di finirla con quelle storie altrimenti non le avrebbe fatto più rimettere piede in casa loro.  Ovviamente Conçhita non poteva far a meno dei suoi racconti fantastici da condividere con l’unica luce ancora accesa nella sua vita ormai stanca e Florençia non poteva fare a meno di evadere dalla sua misera routine.  Fu così che una mattina molto presto, il giorno dopo l’ennesima scenata in famiglia, le due decisero di fuggire in pullman verso la capitale con quei pochi spiccioli che la vecchia possedeva.  Arrivate in città si diressero verso il porto, salirono su una grande nave e si ritrovarono in un grande salone. Niente a detta di Conçhita era cambiato, le luci, i camerini, l’odore. Conçhita si fermò sul palco, estrasse dalla sua valigia un boa rosso di struzzo e cominciò a ballare, Florençia guardò sua nonna sorridendo: Dolores era tornata.

Legendary Burlesque dancer Dixie Evans, known as the "Marilyn Monroe of Burlesque" photographed at "Exotic World" the strippers museum she runs in Helendale, Calfornia on March 20, 1993

Legendary Burlesque dancer Dixie Evans, known as the “Marilyn Monroe of Burlesque” photographed at “Exotic World” the strippers museum she runs in Helendale, Calfornia on March 20, 1993

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