Nick

Nessuno sapeva esattamente da dove venisse, né quanti anni potesse avere, ma la sua forza, un’energia fuori dal comune per un uomo della sua età, era ben conosciuta da tutti.  Poteva avere avuto innumerevoli figli o non averne avuti affatto, anche questo rimaneva un mistero.  Qualcuno, facendo le dovute valutazioni, era convinto che  lui fosse un inganno costruito ad arte, che in realtà, dietro il suo nome, si nascondesse un’organizzazione filo statunitense tesa ad ingannare i più deboli.  Anche le sue origini erano incerte, alcune leggende lo vedevano discendente dell’impero  ottomano, il suo nome era  da moltissimi anni noto in tutta Europa, ma di sicuro  fu  negli States  che trovò una popolarità straordinaria. 
In cuor mio ho sempre avuto il sospetto che non si trattasse di  un comune essere terrestre, anche perché, se è vero che viveva nascosto  in un laboratorio artico e che si spostava su mezzi aerei,   difficilmente avrebbe potuto muoversi  agilmente  in certi periodi dell’anno.
Scaltro e  sospettoso  si aggirava di notte su un mezzo di grosse dimensioni  piuttosto potente e silenzioso. Riusciva ad infilarsi negli anfratti più pericolosi e ne usciva sempre pulito.  I suoi colpi erano memorabili, nessuno era riuscito a vederlo o  sentirlo , mai fu rinvenuta  alcun  un’impronta o  traccia biologica.
Eppure gli effetti delle sue operazioni  erano sotto gli occhi di tutti.  
Era  sfatto, probabilmente mangiava come un porco, aveva una barba lunga che chissà  da quanto tempo non tagliava, anche i suoi capelli erano lunghi. Indossava sempre lo stesso vestito e probabilmente   beveva  molto perché  dicevano che  il suo naso e quel poco di guance, che s’intravedevano sotto la folta peluria, erano rosse. Tuttavia possedeva un prontezza di riflessi sorprendente.  Non  si sa bene  se avesse  avuto una moglie, si sa per certo  che  si serviva di complici per i suoi affari. 
La sua fama era  conosciuta un po’ ovunque tant’è che  in certi periodi   innumerevoli cloni si aggiravano per le strade cercando d’imitarlo, ma lui  era sfuggevole e nessuna  testimonianza  riguardo i suoi incontri era mai stata comprovata.  Wikileaks e Echelon  a lui avrebbero fatto un baffo, il suo servizio  di spionaggio era talmente potente che riusciva ad avere informazioni di ogni individuo sulla faccia della terra.
 
Una notte  decisi dicoglierlo di sorpesa,  ero certa  che aveva  intercettato le mie missive, non mi restava che aspettare nascosta e coglierlo sul fatto.  Avevo  la sensazione di aver captato uno dei suoi complici  che si preparava  al  colpo dell’anno.  Sapevo  che   tutto questo  mi avrebbe portato  una notorietà a livello mondiale, non avevo mai fallito con altre imprese e quella rimaneva l’unica indagine insoluta in anni  e anni di onorata carriera.  
Era la notte del 24 Dicembre e io attendevo fiduciosa. 

2 risposte a "Nick"

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