Renata si svegliava presto la mattina, stirava le camicie per il marito, preparava la colazione per lui e i figli in totale silenzio per permettere loro di sfruttare al meglio il tempo del riposo. Si faceva una doccia, si vestiva con cura, si truccava e andava velocemente a fare la spesa. Sorrideva al postino, al lattaio, all’ortolano e per tutti aveva all’occorrenza un consiglio e una parola di conforto. Correva in ufficio, salutava i colleghi informandosi sulla loro salute e su quella delle rispettive famiglie, s’interessava se avessero risolto o meno i piccoli problemi a cui tutti, normalmente, vanno incontro. Si metteva di buona lena a lavorare e, appena sbrigate le pratiche che doveva smaltire, portava il caffè a tutti e offriva i pasticcini che aveva preparato la sera, prima di andare a dormire, a casa sua. Lei non mangiava, ci teneva alla sua linea, rimetteva tutto a posto e poi aiutava i colleghi rimasti indietro. Durante la pausa pranzo correva in palestra dopo aver mangiucchiato una barretta energetica per la strada. Dopo lo sport si lavava, si metteva un nuovo abito pulito, si rifaceva il trucco e tornava al lavoro. Prima di uscire dall’ufficio dispensava ricette culinarie e consigli sentimentali alle colleghe più giovani, entrava nella sua utilitaria, sempre tirata a lucido, e andava a prendere i figli da scuola. Si assicurava che la loro giornata scolastica fosse trascorsa nel migliore dei modi e che non avessero i vestiti troppo sdruciti, dava loro una merenda salutare e li portava uno a calcio e l’altro a basket. Durante lo sport dei figli andava dall’estetista, e talvolta, si fermava nel negozio di lingerie per acquistare la biancheria più raffinata. Tornava a casa, si preoccupava che i bambini svolgessero i compiti e preparava la cena. Ogni sera una ricetta sempre nuova per stuzzicare l’appetito del marito. Tutto era cucinato nel migliore dei modi e mai si concedeva il lusso di una frittura o di un dolce, solo durante le feste acconsentiva a se stessa qualche stravizio a cui poi rimediava raddoppiando l’attività fisica. Una volta messi tutti a tavola cercava di animare la conversazione parlando di quanto fossero fortunati ad avere una famiglia così perfetta. Faceva in modo che i ragazzi si preparassero per la notte e concedeva loro 10 minuti di programmi educativi in tv prima di mandarli a dormire. Sistemava i piatti, spazzava, spolverava, metteva su la lavatrice, lavava a mano i panni più delicati, puliva il bagno e saltuariamente lavava i vetri e le tende. Una volta sbrigati i compiti casalinghi, esausta, si adagiava sul divano accanto al marito, gli sbottonava i pantaloni e apriva la webcam.
Renata

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