Rossana

L’afflizione, diceva mia nonna, è la molla che fa scattare la tua creatività, quella caratteristica che ti spoglia dalle tue inutili impalcature e ti rivela nuda, fragile e finalmente vera. 

Rossana, guance rosse e grande sedere guardava le vetrine dei negozi del centro sognando di essere un giorno come uno di quei manichini, così magri, così perfetti. Quella mattina si era convinta che con un po’ di trucco e degli abiti nuovi forse lui l’avrebbe notata. Quel tipo  le piaceva da morire, ma per lei era troppo bello, troppo intelligente, troppo simpatico e vincente. Lei non si sentiva mai all’altezza di niente, figuriamoci di un ragazzo così amato da tutti. Si era anche sforzata di reprimere l’emozioni che provava quando lo vedeva riempendosi la testa di tutti i complessi possibili conditi da pessimismo e afflizione, ma nonostante tutto non ce la faceva proprio a non continuare a sognarlo.
Quella stessa sera si sarebbero visti alla festa di Sara e lei sperava con tutto il cuore che sarebbe riuscita finalmente con lui ad articolare parole normali e non il solito suono mezzo strozzato di quando paonazza cercava di rispondere ad un suo saluto. Una volta trovato un vestito che la facesse sentire un po’ meno grassa doveva solo sistemare i capelli, sua zia le avrebbe prestato la piastra, per il trucco ci avrebbe pensavo da sola, ormai dopo pomeriggi interi a vedere tutorial su YouTube si sentiva piuttosto esperta, anche se  poi una volta truccata non usciva mai di casa.
Quel giorno l’aria era pulita, il cielo sembrava ancora più azzurro di sempre e si sentiva felice. Sarebbe andata bene, ne era quasi certa. Camminava ascoltando canzonette dal suo telefonino e non la smetteva di fantasticare. Lui l’avrebbe salutata, lei avrebbe risposto al suo saluto, avrebbero bevuto insieme e questo l’avrebbe aiutata a dissolvere un po’ la sua timidezza. Si era preparata tutti gli argomenti che sapeva di suo interesse, che bello se fossero riusciti un po’ ad appartarsi, come sarebbe stato bello ricevere complimenti per i suoi occhi grandi azzurri che lei normalmente nascondeva dietro un paio di strambi occhiali e che bello se  Rossana si fosse accorta del tram prima di essere travolta. Se non fosse stata così distratta da tutti i suoi sogni non sarebbe rimasta uccisa in quel tragico incidente poco prima della festa e avrebbe saputo che anche a lui lei piaceva molto.

foto di Arvida Byström http://arvidabystrom.se/
foto di Arvida Byström http://arvidabystrom.se/

3 risposte a "Rossana"

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