Questo 2016 è stato un anno proprio crudele, si è portato via artisti meravigliosi come David Bowie, Prince e adesso sono venuta a sapere che ci ha lasciato anche Antonio Polese detto “Don Antonio” il Boss delle Cerimonie.
Che senso ha adesso la nostra esistenza senza una guida spirituale di tale livello?
Ci mancheranno la sua pacatezza, il suo savoir faire, le sue ricercatissime camicie colorate, il suo cuore e soprattutto ci mancherà la sua sobrietà.
“Less is more” dicono gli inglesi mentre Totò soleva dire “Abbondandis in abbondandum” e da buon parte/nopeo e parte/napoletano Don Antonio Polese aveva sposato il motto che il Principe De Curtis aveva declamato in una sua celebre pellicola e ne aveva fatto la sua ragione di vita.
A lui va il merito di aver fatto conoscere al resto d’Italia (e forse anche al resto del mondo) come si fa una cerimonia che sia di nozze, una comunione o un battesimo o tutt’ quant’ insiem’. Come potranno adesso volare tranquilli i colombi che gli sposi liberavano in cielo dopo l’ingresso al castello? Cosa ne sarà di quella dimora che ultimamente aveva avuto qualche problemuccio giudiziario ma che era ambita da tutte le personcine di buon gusto?
Antonio Polese ci ha insegnato a sognare in grande, lui stesso era un gran sognatore, d’altra parte come sarebbe stato possibile per un macellaio, qual era stato in gioventù, arrivare a diventare il faro illuminante di un castello da sogno? Lo piangeranno i suoi collaboratori abituati a esaudire ogni impossibile richiesta, lo piangeranno i suoi piroettanti camerieri, lo piangerà una moltitutine di cantanti neomelodici napoletani dal sopracciclio ad ali di gabbiano e i tanti che avrebbero voluto sposarsi, comuniarsi, battezzarsi o cresimarsi con la sua benedizione.
Ricordo con commozione i suoi viaggi fuori sede, come quello a Roma quando nella scintillante via Vittorio Veneto, con la sua famiglia, si mise alla ricerca di un abito per il nipote fresco diciottenne. Me lo rivedo in Calabria ad impartire lezioni di stilo al suo omologo calabrese, ma soprattutto non potrò mai dimenticare il suo viaggio negli Stati Uniti e il suo incontro con Buddy “il Boss delle torte”.

Era un uomo in fondo dai gusti semplici
amava la natura
e soprattutto amava la famiglia con la quale si ritrovava spesso a tavola per consumare pasti leggeri leggeri.
Addio Boss delle cerimonie, avrei voluto fidanzarmi per poi sposarmi nel tuo castello vestita di oro, argento e mirra, arrivare al tuo cospetto a calesse di un Caterpillar e poi darmi ad un orgia di cibo e di danze cantate da tutti i neomelodici di ieri e di oggi, perché tu sapevi sul serio come si festeggia un matrimonio.
❤
😂😂😂
"Mi piace"Piace a 1 persona