Attendo da ormai troppo tempo
l’avverarsi del fatidico momento
in cui palperò i miei intimi indumenti
rimembrando i passati miei momenti
Son qui che aspetto dolce e ispiratrice
che finisca il ciclo di quest’altra lavatrice
di Sabrina Ancarola
Faccio cose perché sono inquieta, scrivo perché, dare una forma alla mia inquietudine, a volte è divertente. Sono cantante, presentatrice, scrittrice e autrice di pièce teatrali e cene con delitto. Non so cosa mi riesce peggio, ma mi ostino perché mi piace ballare pur non sapendo affatto ballare.
Attendo da ormai troppo tempo
l’avverarsi del fatidico momento
in cui palperò i miei intimi indumenti
rimembrando i passati miei momenti
Son qui che aspetto dolce e ispiratrice
che finisca il ciclo di quest’altra lavatrice
Soffia il vento nel tuo dormire
è l’incertezza che si fa sentire
Ti porterei volentieri in vacanza
a degustar cibo anche a distanza
Sarebbe bello fare un viaggio in bici
per poi avventarsi su un piatto di pici
Vedere una foglia che dolce scende
e non stare qui a sbrigar faccende
Sogno il sole con i suoi raggi cosmici,
avviso il sussultar di complessi sismici
Odo le mani di mio padre suonar la batteria,
e il dolce dormir rimembro con nostalgia
Penso e ripenso così tanto a questo impegno
al mio povero neurone costretto all’ingegno,
avessi cazzeggiato meno tempo col twitterame
non sarei impazzita a fare rima col mondo cane
thanks to: @papa_cannolo @fposati @IviaggiDiMaya @R_A_T_P @stequad and @LilMissWave

Ecco non chiedetelo a me, io ho smesso con quella roba. Per me il tutto rimane ancora un mistero, cos’è l’attrazione? Come si reagisce a questa? Lo chiamo, non lo chiamo e se il telefono è occupato? Che faccio, gli dico esplicitamente: “Ehi caro scopiamooo e tanto tempo che non lo facciamoo ♫” Insomma a me vien da ridere e dopo che l’ultimo uomo, che mi aveva causato un vago interesse sessuale, ha cominciato a cominciato a chiamarmi sorella ogni mio ormone è entrato in crisi profonda. Ho cominciato a chiamarli per nome i miei ormoni, sono rimasti in tre e sono tutti e tre suore in omaggio a L’indiscreto fascino del peccato di Almodovar. Il mio primo ormone è Suor Maltrattata da Tutti che fa e disfà vecchi e nuovi amori come in una infinita soap opera tedesca di quelle che guarda mia madre e che confondo puntualmente fra di loro. N° 2 è Suor Squallida che non ha bisogno di LSD per generare le sue visioni mistiche e infine c’è Suor Vipera, governatrice dell’ormone infido e provocatore. Attualmente tutti e 3 sono ibernati nonostante che il sole primaverile si stia affacciando sulla penisola, Val d’Elsa inclusa. Suor Vipera ogni tanto si rigira nel sonno del suo letargo e pensa che sarebbe cosa sana riprendere qualche abitudine sessuale da praticare in compagnia. Suor Squallida si guarda intorno durante la fase REM e prende abbagli che Suor Maltrattata da Tutti amplifica in catastrofi anche quando questi non sono altro che inviti innocenti oppure richieste totalmente inconsistenti di qualsiasi appeal passionale. Una persona sana di mente, razionale, con i piedi in terra e la capa li dove deve stare (ovverso sul collo, in mezzo alle spalle) potrebbe pensare che alla mia veneranda età dovrei starmene tranquilla, avere un minimo di certezze e vivere una vita normale del tipo: lunedì palestra, mercoledì aperitivo fra amiche e giovedì calcetto mentre lui fa sesso (no mi sa che è il contrario, ma ci siamo capiti). Le persone pseudo normali mi direbbero di godere dell’aria ruffiana e leggera del sabato sera e lasciare che le cose arrivino da sole, che dovrei tenere aperta la porta del cuore come da Ferradiniana memoria. Io passo da periodi (ere) di oblio, in cui non provo né nuove sensazioni, nè giovani emozioni, a momenti in cui sento la mancanza di un compagno con cui condividere le piccole mestizie e le piccole gioie della mia quotidianità. A volte mi manca il sesso, a volte mi manca l’affetto. Poi se penso di avere una relazione stabile mi viene l’orticaria e mi sento mancare l’aria. Io non ho il fisico per fare la fidanzata, sono abituata a gestire ogni aspetto della mia vita da sòla, chiedo consigli, che a volte non seguo, e non riesco a proprio ad immaginarmi un futuro con una persona accanto. Al limite fantastico su un fidanzato a distanza, un part time con orario flessibile e ridotto, ma non un telelavoro per carità, se proprio devo avere una relazione virtuale preferisco continuare con gli abbagli di Suor Squallida. Comunque il tutto rimane teoria, al momento c’è solo deserto, non vedo nessuna ipotetica avventura all’orizzonte, le tre suore continuano a vegetare e se anche conoscessi un uomo interessante alla coop (che è l’unico momento frizzante della mia esistenza) non saprei come approcciare, a parte indossare un ebete e sconcertante sorriso. Insomma io sono particolare, non posso definirmi certo una donna scontata e mi sa che rimarrò ancora a lungo in stand by, incapace di fare la femme fatale, di convincermi di piacere, di piacermi. Ma a breve arriverà la primavera, chissà cosa combineranno le mie tre suore quando si ridesteranno? Potrei innamorarmi solo di un uomo che apprezza Liù degli Alunni del sole o le canzoni sexy di Gepy & Gepy. Il mio uomo ideale dovrebbe collezionare gli LP di Fausto Papetti, ma non per la musica, per le tette di copertina. Si trovano al cooppone di Empoli uomini così? No vero? Neanche all’Iper della Lastra?
Gianna Coletti
Il mio compagno non è un tipo che si fa notare, ma c’è nei momenti in cui ho bisogno di lui,
mi vizia quando ne sento la necessità e se ne rimane in disparte al momento giusto,
mi fa felice e non pretende niente da me,
è introverso e riesce a darmi sempre sensazioni positive.
Non guarda le altre, sono solo io il suo mondo, è paziente e gentile, ma al tempo giusto sa essere deciso.
Il mio compagno è di poche parole ma è energico e vigoroso, non si lamenta mai di me ne io di lui,
mi dona dei momenti unici e mi segue ovunque vada senza farsi problemi,
nel caso capisce sempre quando non è necessario essere invadente,
conosce i mie desideri e li realizza senza farsi problemi di sorta
E’ eccitante, instancabile, io sono l’unico scopo della sua esistenza e dona tutto se stesso per il suo obbiettivo.
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La mia vita sentimentale:

Lo so non dovrei lamentarmi. Ieri a Voyager hanno parlato della Teoria degli Universi Paralleli, magari di la va meglio 😀
Intanto ho riposto qua le ceneri della mia femminilità, in caso posso sempre usarle come cipria

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Passato |
Presente |
Futuro |
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Adoro quando ridi |
Ridi sempre |
Odio la tua risata |
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Mi lasci libera di programmare la nostra vita |
Decidere te mai? |
Potresti muovere il culo qualche volta! |
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Sei così dolce anche nel sesso |
Potresti provare a metterci un po’ più di fuoco? |
Finocchio! |
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Mangi sempre di gran gusto quello che cucino |
Caro dovresti metterti un po’ a dieta… |
Sei diventato un porco obeso incinto! |
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Non m’interessa che tu perda i capelli, trovo sexy gli uomini calvi |
Caro il lavandino è ancora intasato … |
Pelato! |
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Mi piace andare a pranzo da tua madre, è cordiale e cucina benissimo |
Potremo saltare il pranzo domenicale da tua madre, almeno oggi? |
Quella vacca di tua madre cucina da fare schifo ed è pure una gran stronza! |
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Non ci lasceremo mia, sei l’uomo della mia vita! |
Forse è il caso di prenderci una pausa |
Ma vai in culo, vai! |
“Cara io ti amo”
“Che palle! Me lo ripeti tutte le volte”
“Sei crudele, così mi ferisci”
“Ti sta bene, così impari!”
“Ma scusa, non ti fa piacere che di dica quanto ti amo, che per me sei la creatura più bella del mondo e che per te…”
“Che palle!”
“Lo so, è colpa mia, dovrei amarti di meno …”
“No, ma potresti evitare di dirmelo ogni 5 minuti”
“Sai che ti amo da morire quando ti arrabbi”
“O MIO DIOOO!”
“Imbronciata ti amo ancor di più”
“Senti ma non hai niente da fare adesso?”
“A parte ammirare la tua bellezza? No”
“Ciccio mi metti un po’ in difficoltà, insomma mi sento soffocare, vorrei i miei spazi, sentirmi libera di fare quello che voglio, frequentare chi voglio..”
“Come si può tenere rinchiusa una luce? Come posso io imprigionare te meravigliosa farfalla?! Proprio perché ti amo voglio che tu sia libera”
“Ma non ti scoccia che frequenti altri uomini?”
“Sciocchina a me non interessa, perché proprio perché ti amo mi faccio bastare il tempo che regali a me … e poi anche io … insomma ho la mia vita”
“Cosa intendi?”
“Si ti amo, ma ho così tanto amore da dare che lo dono anche a Maria, Giovanna, Pamela, Beatrice, Gaia…”
“Ma caro … io ti amo!”
“Non importa che tu me lo ripeta tutte le volte..”
“Sei crudele, così mi ferisci”
“Ti sta bene, così impari!”

“Oh sora Adargisa ma che gliel’hanno data a bottega la mimosa?” 
“Bongiorno Cloe, a me la mimosa la mi fa allergia e anche tutte queste donne che le protestano mi fanno un che, ma voglio dire le c’hanno i’ voto? Icche Le pretendono di più ?!”
“Dicono che ci sono delle discriminazioni, che ci sarebbe da rivendicare la parità di genere…”
“Di generi?!?! Di generi alimentari le si dovrebbero preoccupare! Le son di nulla queste donne moderne, guarda la mi nora che unn’è capace neanche di fa’ du ova affrittellate, poero figliolo mio. Certo anche lui se l’è cercata a volessi mette con quella donna che vuole lavorare, fare i figlioli…”
“Infatti le dicono che vorrebbero una politica più equa per le donne che permetta la conciliazione della vita familiare e il lavoro…”
“Le son cose che un stanno né in cielo né in terra, le si mettono anche a studiare a proporre leggi, le mandano i figlioli a i nido!!!”
“Ma vorrebbero l’emancipazione…”
“Come un ce l’hanno di già?! Uscire di casa le possono uscire, anzi secondo me le son anche troppo a giro, ma poi quando lo trovano i’ tempo per pulire? Ma cosa pretendono che un uomo collabori?”
“Loro dicono che anche gli uomini avrebbero diritti ai congedi pe’ i figlioli..”
“Sieh …ma che ce lo vedi un omo a sta a casa a cambia’ i pannolini, a pulire e anche a stirare?!”
“Ma io credo… la parità …ecco anche le quote rosa, insomma la rappresentanza anche nella vita politica”
“Ma quando mai s’è vista in Italia una presidente donna? L’è sempre stato così e sempre sarà ce le protestino o meno”
“Si ma ci sono un sacco di vittime della violenza sulle donne, non c’è tutela e…”
“Le son tutte diavolerie, le donne le son già troppo libere per i miei gusti, ma quale violenza?! Io per esempio mi sento a posto così, faccio quello che mi pare e un mi sembra i’ caso di sta’ sempre a fa’ le rimostranze ecco … Ma che ore sono?”
“E’ quasi mezzogiorno”
“Oh mamma Cloe, devo scappare che devo preparare i’ desinare che se i’ mi marito si sveglia e un trova nulla di pronto in tavola mi legna… poerino!”
