Sono bellissima, ogni mia curva è al punto giusto, sono morbida e invitante. Io sono il tuo sogno, la principessa dei tuoi dei desideri, la cosa migliore che potresti avere e posso essere tutta tua se solo vuoi. Potrei stare con te ed essere pronta a soddisfare ogni tua più appetitosa e ardita fantasia. Sarei in grado di essere dolce o troia a seconda di quello che più brami. Prendimi, non ho altra volontà che essere completamente a tua disposizione. Riusciresti a farmi gemere e venire in ogni momento che decidi di farlo. Potrei tenerti compagnia nei tuoi momenti di solitudine e, se desideri, posso non essere invadente. Toccami quanto e quando vuoi, senti come sono turgidi i miei capezzoli, senti la mia temperatura quanto si adatta al colore che pretendi da me. Puoi trattarmi bene, trattarmi male, sono la tua schiava e tu il mio padrone. Sono la creatura più discreta che potresti avere e al momento opportuno potrei manifestarmi per farti provare sensazioni incredibili. Sono sempre pronta a tutto, non vedi il mio sguardo e la mia bocca sempre socchiusa e invitante? Vedi quanto io sia sempre curata e sexy per te? La mia bellezza è frutto di misure ed equilibri perfetti, posso essere bruna o bionda, posso assumere le sembianze delle donne più belle per cui fremi di desideri inconfessabili. Credimi, io sono molto più evoluta delle altre e non mostro mai freddezza o disinteresse nei tuoi confronti. Io posso essere tua e cambiare per sempre la tua vita. Prendimi e scoprirai finalmente le gioie di un amore che non conosce pregiudizi, che non chiede, ma è sempre pronto a dare e ricevere. Prendimi, io sono Beatryx e mi trovi solo nei migliori erotic toys center della tua città.
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Io ti amo, ma vedi caro tu non sei più lo stesso. Non sei più quello splendido uomo che ho conosciuto molto tempo fa, anche se io ti amo ancora devo proprio dirtelo che ormai il tuo aspetto è peggiorato … parecchio. No, non te ne faccio una colpa della calvizie, so che non è dipesa da te e non è nemmeno per la tua pelle ormai solcata da rughe e nemmeno per il tuo stato di gravidanza avanzata … no non è per quello, sai … anche se non sei più giovane io ti amo lo stesso ma … ma è che sei diventato anche pigro, lo so, lo so che ti fai un mazzo disumano al lavoro … è che averti sempre sul divano in casa lo trovo soffocante. Non è che non ami più la tua presenza … ma potresti anche sforzarti in qualche modo … che so: non parlare nel modo in cui parli, non vestirti nel modo in cui ti vesti … non essere quello che sei. Se te lo dico è perché io ti amo ma … anche l’odore della tua pelle è cambiato … o non mi piace più. Il sesso con te lo trovo noioso e anche se in amore le dimensioni non contano credo sia soltanto perché sotto certe misure non ci sia un sistema decimale adeguato … ma sai che ti amo e non vorrei ferirti. Io non vorrei più trascorrere le vacanze con te, dividere il letto, respirare la stessa aria, io ti amo ma dovresti vivere altrove, sparire dalla mia vita e se te lo dico è perché ti amo … ma non guardarmi con quegli occhi, sai che ti amo.
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Ti ho cercato disperatamente in tutti i luoghi,
illusa di risolvere i miei guai in tutti i modi.
Che senso aveva la mia vita senza te?
Lavavo le mie colpe come un misero lacchè
Vagavo nell’inutile speranza di trovarti,
illusa agguantavo altri per consolarmi.
Persa a questo punto ogni speranza,
e degli altri ne avevo ormai abbastanza,
al fin del mio cammino ti ho trovato:
tu super perborato attivo,
che rende finalmente bianco il mio bucato -
Avrei voluto regalarti il mondo
Ma era troppo grande e non trovavo la carta
Avrei voluto rubarti il cielo
Ma temevo le stelle avverse
Avrei voluto metterti su un piedistallo
Ma sono bassa e soffro di vertigini
Avrei voluto soffocarti di dolcezze
Ma sei diabetico
Avrei voluto proteggerti dalle intemperie
Ma sono una donna troppo perme/abile
Avrei voluto ucciderti d’amore
Ma forse sei già morto
E non te ne faccio un torto -
Non come fare, ma so che devo lasciarti e mi si strazia il cuore. Proprio adesso che le cose andavano bene fra di noi, proprio adesso che mi sentivo protetta e al sicuro con te … è sempre così, maledetta vita! Sono disperata, ma devo andarmene, so che mi mancherai tantissimo. I momenti passati insieme sono stati bellissimi, ma non posso continuare con questa dipendenza che mi tiene inchiodata a te. Sento un dolore devastante ma è il momento di decidere, di darmi una scrollata e levarmi di dosso la tua calda essenza. Il tuo potere su di me può portarmi solo alla rovina, se non reagisco rischio di perdere tutto. Purtroppo non posso legare la mia esistenza 24 ore su 24 alla tua dolce tirannia e mentre penso questo, e cerco di farmene una ragione, mi vengono in mente le tue incredibili qualità, il tuo essere così disponibile per me, così invitante e infinitamente piacevole. Credo di non aver mai desiderato nessuno quanto te. Adesso basta, devo impormi questa decisione e andarmene senza pensarci più, andarmene senza voltarmi indietro. So che torneremo insieme, non farò altro che pensarti e stanotte, se il cielo vorrà, m’introdurrò di nuovo dentro di te, mio dolce, meraviglioso, incantevole letto.
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Mi chiamo Assunta di nome ma non di fatto, ho 25 anni e sognavo solo un lavoro fisso per poter mettere su famiglia con il mio fidanzato. Entrambi siamo della Basilicata, regione sconosciuta ai più in Italia. Anni fa ce l’avevo quasi fatta, ero entrata alla Fiat di Melfi, pensavo di poter realizzare i miei obbiettivi e di avere un po’ di tranquillità, invece nulla, pochi mesi dopo è arrivata la cassa integrazione e Melfi era l’unica speranza di lavoro in questa zona.Ho dovuto lasciare a malincuore la mia regione e cercare un’occupazione a Roma. Ho lavorato per pochi soldi nei call center, a mala pena riuscivo a pagare l’affitto di una casa che dividevo con altre disgraziate come me. Un giorno vidi una delle mie coinquiline tutta agghindata e truccattissima, le chiesi cosa stesse combinando, mi disse che andava ad una festa e che la pagavano per questo e che, se volevo, sarei potuta andare con lei. Mi cambiai in fretta perché la cifra in questione mi pareva una botta di fortuna incredibile, in un lampo mi truccai e, anche se mi si era scheggiato lo smalto e non avevo tempo di porvi rimedio, m’infilai nel tubino nero e pochi minuti dopo un autista ci portò a Palazzo Grazioli. Conobbi li un fotografo tatuato al quale lasciai il mio numero di telefono e un avvocato dall’aspetto agghiacciante. Non avrei mai pensato di poter conoscere il Presidente del Consiglio e, invece, mi trovai faccia a faccia con lui che mi sorrideva sbavando. Gli parlai della Fiat e mi disse che avrebbe messo una buona parola con Marchionne e che comunque sarebbe stato più facile farmi partecipare al Grande Fratello. Ma la notorietà non mi ha mai interessato, mi sentivo come un criceto in Alaska e riuscii ad abbandonare il palazzo poco prima dell’inizio di uno strano rito tribale di origine africana.Rinunciai a guadagni così facili, la mia moralità non aveva, e non ha, prezzo, speravo sempre che ci fosse un accordo che sbloccasse la situazione della fabbrica e in cuor mio auspicavo che la Consulta decidesse finalmente che il legittimo impedimento era anticostituzionale. Ripresi così a fare domande su domande e per un periodo insegnai educazione sessuale in una scuola superiore, ma poi arrivò il monito dal Papa e venni licenziata anche da lì. Ancora ad oggi non riesco a trovare un impiego e come me moltissime persone, vorrei tornare nella mia terra ma so che almeno a Roma, ogni tanto qualche lavoretto riesco a farlo. Recentemente ho posato in un calendario per un consorzio di pelle, le foto le ha fatte un grande fotografo e, seppure io non sia riconoscibile, ho guadagnato un po’ di soldini e finché sono ancora giovane e Passera di nome e de facto in qualche modo so che me la caverò, ma dopo? C’è già un’inspiegabile moria di uccelli nel mondo, non vorrei sparire anche io così, senza spiegazioni.
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Adoro le perle del tuo sudore maschio che scivolano sul tuo corpo maestoso che si muove sopra di me in esultanza dei nostri cosmici respiriora noi rapiti in una scoscesa radurache pianifica le nostre ideele quali sognano incontrastatenei meandri procrastinatidelle sintesi ideologicheinefficaci nei sublimi orgasmispasmodici di madri vedovedi guerra incinte inconsapevolidell’ideologie inusualiche cadono attraverso gemiti esasperandoil senso processiatico anacardio dionisicrantele istanze nei tempi nei laghidi fuoco sparsi su di noi
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Sono così bella che nessuno riesce a sottrarsi al mio fascino. Ho lo strabismo di Venere, sono anche un po’ zoppa, ma ho sempre orde di uomini ai mie piedi. Ho un sacco di amiche invidiose, quelle malelingue dicono che gli uomini mi vengono dietro solo per i mie soldi…cretine! Non sanno che io faccio pagare tutto a loro, controllo ogni centesimo che spendo e non mi faccio mai fregare su nulla. Io sono amata, è questo il punto, perché al di là del mio aspetto gli uomini percepiscono la nobiltà del mio animo e del mio casato. Io uso sempre acqua di colonia 4711, si percepisce anche da questo quanto sono tradizionalista. Non la do mai al primo appuntamento e non (come qualcuno malignamente può pensare) perché non me la chiedono. Non la do neppure al secondo, terzo o quarto appuntamento, la do solo la prima notte di nozze, così che l’attesa possa accendere ancor più i mie bollori. Io mi sono spostata un sacco di volte, ho avuto un sacco di prime notti, tutti cedono prima o poi e preso uno, scarto quello vecchio. Io attraggo con i mie discorsi sul risparmio, sul rammendo dei calzini con punto a croce, sul riutilizzo degli avanzi dei pasti e su come far fruttare al massimo la lavatrice sfruttando l’energia elettrica del vicino da cui sbafo anche Sky. Sono un genio della finanza, strego con le mie strategie ogni individuo di sesso maschile che m’interessi. Certo la gobbetta non è che mi stia benissimo, ma per fortuna ho le tette un po’ calanti e quel filino di pancia che mi fanno essere un tutt’uno con il cappotto di lana cotta verde vomito che comprai all’usato dieci anni fa. Ricevo fiori che puntualmente rivendo nei cimiteri, ho i baffetti e me ne faccio un vanto: donna baffuta sempre piaciuta, Sarà che sono anche un po’ nana quindi tutta tana che ammalio i maschi, fra l’altro mi lavo anche poco, a loro piace il mio odore animale, tutte le volte che faccio sesso sono come anestetizzati dalla mia fragranza di donna. Sono anche piena d’interessi culturali, vado puntualmente al cinema con le zie (pagano loro) e non mi sfugge niente, nemmeno i pop corn da terra, la gente è sprecona! Ho delle tecniche di seduzione infallibili, gli uomini che mi si avvicinano conoscono già tutto di me, i miei interessi, il mio conto in banca e le mie proprietà. Faccio capire loro quanto sono sfortunata ad essere single, li strego con discorsi di un ipotetico futuro che sia libero da lavoro, obblighi e tasse da pagare. Tutte le volte che un uomo esce con me beve molto, non che non sopporti la mia vista intendiamoci, penso che lo facciano per allentare la tensione. Non ci vuole poi molto tempo che loro mi chiedano in sposa, io prometto di condividere tutta la mia fortuna con loro e loro cominciano a pulsare di desiderio. Poi dopo la prima notte li avveleno e li squaglio nell’acido, dopo di che ne faccio sapone per non sprecare nulla. Non posso fare a meno di vivere di passione e i maschi non possono fare a meno di me, che male c’è nel renderli felici per qualche momento? Io sono una benefattrice ma ho anche io bisogno di adrenalina nella vita e il prezzo del sapone, cari miei, di questi tempi è alle stelle!
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Lui: Stasera la distruggo!
LEI: VIA STASERA MI TOCCA, METTIAMOCI L’ANIMA IN PACE.Certo che c’ho un attrezzo notevole fra le gambe, ammazza quanto sono dotato!
Direttamente da Lilliput con amore… Cristo non si è mai confrontato con altri?…Quando si dice che gli uomini sono rimasti bambini è anche a questo che ci si riferisce.
Oggi rinnovo questi slip maculati, voglio essere animale, una sex machine!
Ci siamo, sta arrivando l’ultimo tanga a Parigi, l’animale con un cervello eccezziunale… per fortuna che questa macchina del sesso ha prestazioni ridottissime.
Ora le salto addosso senza preliminari, a lei piace così!
Ma leccarmela mai?!?
Guarda come gode sta zoccola
Che Palle! In una manciata di secondi 10 posizioni diverse e in mente solo la canzone di Battisti: “Non sento niente no, adesso niente no, nessun bollooooooree”
Sento che sto per venire, ma voglio resistere, voglio farla scoppiare, mi deve dire che non ne può più!
Non ne posso più, oddio basta, se non finisci mi farai schiantare! (si dalle risate)
Adesso le vengo in faccia so che a lei piace tantissimo.
CAZZO, NON HO TOLTO LE LENTI A CONTATTO!“Dimmi la verità, quanti uomini ti hanno mai soddisfatto come faccio io?”
“Tesoro come te nessuno mai, il resto sono vaghissimi ricordi (purtroppo ormai lontani)”


