“Servizio prego!”
Un altro tavolo, altri incravattati falso/eleganti che ti fanno sentire il loro disprezzo senza neanche guardarti. Ordinano i piatti più costosi solo per fare scena. Potessi sputarci nei loro piatti lo farei, ma io ho un’etica, una morale, non mi abbasso al livello di questi maiali.
“Signorina, la carne è troppo cotta, io la volevo al sangue, la riporti indietro e si sbrighi che abbiamo già aspettato abbastanza!”
Signorina poi … ho quasi 50 anni e quella carne nuota nel sangue. Ora gli porto un vitellino vivo e vediamo se si lamenta questo coglione.
Sono davvero stanca di questo posto, sono davvero stanca di questo paese. Vorrei andarmene ma dove? Neanche i soldi per un viaggio aereo riesco a mettere da parte, un tempo almeno qualcuno lasciava la mancia, adesso no c’è crisi…dicono e mi fanno pure sentire fortunata che ho questo cazzo di lavoro. Che giornata di merda.
“Mi scusi signorina, mi è caduta la forchetta”
Le solite scuse per guardarmi il culo, porci. Non riesco neanche più a piegarmi bene, sono a pezzi fuori e dentro. Che futuro mi attende se privatizzeranno anche la salute? Mi faccio già di antidolorifici da anni … avessero almeno liberalizzato le droghe leggere.
“Signorina! Ma che fa dorme?! Non sente che è mezz’ora che la chiamo?”
Mezz’ora fa neanche stava qua dentro questo pezzente… che giornata di merda.
“Senta, ma i gamberi che avevo ordinato devono arrivare direttamente dal porto a piedi fino a qua o lo chef è andato a prenderli in Norvegia?”
“Mi scusi, vado subito a sentire a che punto sono in cucina”
Fetente, si meriterebbe i gamberi congelati con tutta la scatola in testa.
.. E ora chi glielo dice che deve aspettare altri due minuti?
Fingere di sorridere è la cosa che mi costa di più. Sorrido fuori e li mando affanculo dentro.
“Mi scusi signore, mi dicono che ci vorranno ancora un paio di minuti, posso portarle ancora vino?!
“Si ma si sbrighi! … mi domando come mai non ne prendano di più giovani in questo ristorante per i prezzi che ci fanno pagare dovrebbero minimo offrirci un paio di mignotte a testa come digestivo”
No, no non ci resisto … e pensare che c’è ancora chi crede che questi uomini d’affari siano persone distinte. Sono i peggiori, sono gli arricchiti che hanno fatto i soldi sfruttando gli altri, mettendolo in tasca a soci ed amici. Sono squali, per loro tutto è in vendita, tutto è dovuto. Per fortuna che il mio non essere più tanto giovane mette una barricata fra me e lo loro avance. Quanti culi ho visto toccare, quante colleghe piangere che neanche potevano permettersi di lamentarsi col capo..si il capo è come loro o peggio, un leccaculo dei leccaculo.
Adesso sono serviti tutti, speriamo si sbrighino a mangiare che sarei dovuta uscire da qua già un ora fa, ma per i clienti speciali non si dice mai di no e allora tutto deve funzionare con gran compiacimento del capo che si mette al tavolo con loro offrendo liquori pregiati e ridendo come un pirla alle loro battute.
Questi non si schiodano e rischio di saltare il riposo, come arriverò a fine giornata oggi Dio solo lo sa…che giornata di merda.
“Maria, mi faccia il favore, può controllare se c’è ancora il Paradis Horus Cognac?”
Ecco, lo sapevo, per fare lo splendido il capo vuole offrirgli un cognac che costa più di entrambi i miei reni.
“Uè Paolo ma non c’avevi cameriere più bone un tempo? Quella vecchia culona non è che ti faccia fare una bella figura al tuo locale..”
Come se non li avessi sentiti, questi vecchi bavosi dall’uccello corto e impotente.
“Signorina, lei deve imparare a sorridere”
Fanculo, sono tutti uguali, pensano che visto che li serviamo siamo oggetti a loro disposizione e intanto il capo mi guarda male e so che mi aspetta la solita ramanzina condita col ricatto di licenziamento. Proprio una giornata di merda, ma per fortuna si stanno alzando e con loro se ne va via anche il capo. Si sono proprio una bella banda di delinquenti su una Mercedes nera presa a noleggio e guarda come la guidano, neanche si sono accorti di quel camion che gli sta piombando addosso… Cazzo!
…oddio, allora non è proprio una giornata di merda oggi.





Il contadino ucraino Anatoly Simonenko rinvenì nel suo campo la carota più grande che avesse mai visto in vita sua. Invece di condividerla con la sua famiglia preferì metterla in una teca per poi spararsi le pose ogni qual volta che qualcuno veniva a trovarlo. Una notte buia e tempestosa un coniglio di dimensioni inusitate irruppe nella dimora di Anatoly e con ferocia inaudita divorò la carota ed il contadino.Trova il modo di condividere e preservare la tua carota, altrimenti non potrai appieno provare certe soddisfazioni che solo madre natura sa donare. Se seguirai queste indicazioni, seguirai queste indicazioni. Ecco.


un saggio intitolato “The lazy duck” in cui raccontava il rapporto dei giovani minatori del Connemara con le papere nella prima metà dell’800. La pigrizia delle papere e il loro candore, rapportate all’abbrutimento dei giovani minatori, sono ancora un’importante metafora dei desideri repressi che attanagliano la mente. Mentre cerchi di arraffare la vita non ti accorgi di quello che naturalmente ti viene offerto su un vassoio d’argento, foie gras.




Il poeta turco Arpaslan Karadag scriveva poesie osservando le foglie del the abbandonate nelle tazze mesi prima. La vita nuova, che vedeva creare sotto i suoi occhi, era la sua principale fonte d’ispirazione. Il tuo compito per il 2013, caro Acquario, sarà quello di non cancellare la tua memoria olfattiva, né quella visiva. Evoluzione sarà la tua nuova parola d’ordine, fare lo yogurt il tuo mestiere. Meglio batteri, che batteristi.
19 febbraio – 20 marzo