“L’Atroce” quotidiano contro i veri miti del regresso

Fra le tante cose, che non si  dovrebbero fare per gestire un blog eticamente corretto, alla regola n° 7  troviamo: “Non attaccare i movimenti pro-life, gli dai solo visibilità”. Dato che io non gestisco un blog eticamente corretto mi permetto, come sempre, di fare come cazzo mi pare e parlarvi nuovamente della straordinaria coppia AdinolfiMiriano. Oggi è uscito La Croce, il quotidiano di Mario Adinolfi ” contro i falsi miti del progresso”. Ergo, ci sanno persone che quotidianamente dovranno inventarsi qualcosa pur di  riportaci  indietro di anni. Non di meno fra i redattori troviamo Costanza Miriano, autrice di libri veramente all’avanguardia come “Sposati e sii sottomessa“.  Il giornale nasce per rispondere agli attentati della famigerata lobby LGBT alla famiglia tradizionale. Fra l’altro io ho fatto di tutto per entrare a far parte di questa lobby, ma non ho ancora capito dove si fanno le tessere e intanto sto accumulando i punti della coop sperando di trovare un modo per entrarci  o di prendermi quantomeno un paio di peluche.
Capisco le preoccupazioni di persone come Adinolfi e la Miriano, poco fa sono uscita con mia figlia e per poco non siamo state sfiorate da un raid aereo di militanti gay. Temo, ogni volta che metto il naso fuori  casa, che qualcuno voglia costringermi a cambiare sesso mentre io il sesso non lo voglio cambiare, come l’ho fatto finora a me va benissimo, missionaria o smorzacandela che sia. Ho paura di un’eventuale aggressione da parte di panzer armati di boa di struzzo se venisse legalizzato il matrimonio fra le persone dello stesso sesso anche in Italia. Ma per fortuna, finché ci saranno gli omofobiciclericali e i fascisti, la mia famiglia può starsene al sicuro, ci pensano loro a proteggerci. Fra l’altro questi simpaticoni tengono sempre a ricordarci che la famiglia dev’essere per forza composta da una madre e da un padre, per cui, cari genitori single o vedovi, vedete un po’ di rimediare all’abominio state portando avanti.
E’ sempre un gran bene che qualcuno pensi a noi, è grazie a persone come loro che, se un giorno desiderassi cambiare sesso con tutti gli ostacoli che mi troverei ad affrontare prima, durante e dopo,  difficilmente poi troverei un lavoro. Dobbiamo ringraziare sempre chi si batte contro questi falsi miti del progresso se ci fanno trovare ancora i medici obbiettori in caso dovessimo ricorrere all’aborto o alla pillola del giorno dopo. Ed è sempre grazie a persone così che, in caso fossimo gravemente malati e decidessimo di ricorrere all’eutanasia, non avremmo diritto a morire come vorremmo.
Perché l’importante è difendere la famiglia e per farlo è necessario fare di tutto per impedire a due persone che si amano di sposarsi, figuriamoci di adottare un bambino, altrimenti quella povera creaturina potrebbe diventare addirittura gay mettendo fine così alla specie umana!

euchessina

 

12 risposte a "“L’Atroce” quotidiano contro i veri miti del regresso"

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  1. ma infatti, gliel’ho detto anche io all’adinolfi che è inutile fare un giornale con la pretesa di suscitare qualche domandina scomodina ai lettori, figuriamoci a quelli che non lo leggono (c’è il rischio di cambiare qualche idea, meglio non farlo). Gli dico ” buttati su tette e balle, vedrai che tira un sacco, guarda Repubblica che numeri che fa” e invece niente. Tranquilla che non durerà tanto

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  2. Senti… io ho deciso di mettere una quarta di seno alle banalità, Adinolfi sta provando a raggranellare soldini per la prossima pokerata. Fai però bene a parlarne e non oscurare… anche solo per farci 4 grasse risate. Alla fine sono sottoprodotti di un mondo dove se non compari non esisti… e vuoi mettere che crisi per un ego smisurato come quello dell’Adinolfi?

    Dopodiche quell’adinolfi è colpa di gente come Veltroni e il PD… io non dimentico mai le colpe!

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  3. Carissima Sabrina, Chapeau davanti al tuo pezzo…!
    Davvero complimenti del profondo del cuore.
    Adesso condivido subito sul mio fb.
    Sono Paolo Colombo, giornalista sportivo de La7.
    Per ora l’unico giornalista sportivo italiano ad aver fatto coming-out , questo soprattutto per combattere l’ignoranza e l’omofobia che regna nel mondo dello sport.
    Anche io, come scrivi tu, non riesco a trovare la tessera della sedicente lobby gay….!
    Esistesse davvero come scrive nei suoi deliri quell’orso grizzly , con tutto il rispetto per l’orso vero, come minimo mi ritroverei a condurre la Domenica Sportiva… ahahah !
    Davvero grazie per quello che hai scritto.
    Un abbraccio grande.
    W l’amore in tutte le sue forme.
    Abbasso i fanatismi, l’ignoranza, i bigotti baciapile ed i falsi ipocriti…quelli che scrivono peste e corna del popolo LGBT e poi vanno a trans….!!!!
    Povera Italietta.
    Bacio
    Paolo

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