Io non ho idee, le idee sono così banali, ovvie, sono per persone prive d’idee. Io vivo a fatica respirando il catrame delle vostre ipocrisie sintattiche e quando voi, ordinari oppressori di menti opprimibili, andate all’Ikea il sabato pomeriggio, in compagnia delle vostre famiglie infestate di pubblicità occulte surgelate nei freezer dei centri commerciali dei vostri cervelli, io scrivo e vi rivomito addosso quello che mi rigettate usando il mio sesso per esprimere l’inquietudine trascendentale che accerchia i vostri parcheggi.
Rispondi