“Dovrei farle scendere queste lacrime piuttosto che tenermele dentro rimanendo ancorata al passato. Devo lasciarle andare via, posso andare avanti solo se me ne libero”
“Perché è così difficile piangere?”
“Perché si ha paura di cambiare”
di Sabrina Ancarola
Faccio cose perché sono inquieta, scrivo perché, dare una forma alla mia inquietudine, a volte è divertente. Sono cantante, presentatrice, scrittrice e autrice di pièce teatrali e cene con delitto. Non so cosa mi riesce peggio, ma mi ostino perché mi piace ballare pur non sapendo affatto ballare.
“Dovrei farle scendere queste lacrime piuttosto che tenermele dentro rimanendo ancorata al passato. Devo lasciarle andare via, posso andare avanti solo se me ne libero”
“Perché è così difficile piangere?”
“Perché si ha paura di cambiare”
Potevamo stupirvi con effetti speciali ma noi siamo … scemi.
In questi ultimi tempi la tecnologia si sta sempre più interessando “ai problemi che affliggono l’umanità?” direte voi miei piccoli lettori. No, ai reggiseni. E’ sorprendente quanto interesse ci sia dietro questo indumento intimo. Ingenuamente credevo che gli studi a riguardo si concentrassero più su una questione di coppe, di vestibilità e quando pensavo alla sostenibilità di sicuro non mi sarebbe venuta mai in mente quella ambientale.

Un reggiseno equipaggiato di un piccolo apparato fotovoltaico, capace di ricaricare i cellulari, comprensivo di tasche per lattine e bottigliette di plastica. Pensando a questo reggiseno mi sono tornate in mente le immagini di alcune donne del mio sud con grosse tette in cui nel mezzo infilavano le chiavi, i soldi, i fazzoletti, erano donne hi-tech a loro insaputa. Le loro calde tettone forse non potevano ricaricare i cellulari ma di sicuro tenevano molto al caldo.

Reggiseno hi-tech che anticipa l’aspetto del seno rifatto
Ideato da un chirurgo plastico milanese (e poi ci lamentiamo dei cervelli in fuga) questo reggiseno, tramite dati raccolti dal computer, mostrerà alle donne quale sarà l’aspetto del loro seno rifatto. Un’idea geniale che mescola photoshop e la stampante 3D … e pensare che di rifatto io mi sono sempre limitata al lesso con le cipolle.

Va a batterie, dicono che sia sexy, ma a me già fa fatica portarmi dietro il mio seno, figuriamoci se lo dovessi addobbare con le lucette, ma poi portando una VI quante lucette e batterie mi servirebbero? L’effetto potrebbe superare quello delle luci dello stadio Maracanà dei prossimi mondiali 🙂

Prototipo dei Microsoft Labs monitorizza l’umore per avvisarci sullo smartphone se ci abbuffiamo per stress. Lo chiamano reggiseno intelligente, ma pure i mie reggiseni lo sono, infatti si fanno cavoletti loro e non mi rompono le scatole quando sono stressata e mangio.

Voi pensate che queste cose me le stia inventando, ma ho solo appena spostato il coperchio di questo vaso di Pandora. Questo arriva dal Giappone (strano no? 🙂 ) per poter risparmiare energia soprattutto nel periodo estivo la famosa marca di abbigliamento Triumph ha creato un reggiseno refrigerante: il suo funzionamento è tanto semplice quanto geniale, infatti al suo interno sono presenti speciali cuscinetti in gel che, messi in freezer, rilasciano per diverse ore un piacevole senso di freschezza. Ora io che immagino sempre di avere incidente quando indosso un calzino bucato (e la relativa figuraccia al mio ricovero in ospedale), adesso immagino l’incontro intimo con le tette refrigerate e mi chiedo come mai non abbiano previsto una taschina per i ghiaccioli al limone visto che c’erano.

Sempre dal Giappone, loro si che sono avanti. In questo reggiseno si imposta la data entro la quale ci si vuole sposare, quando arriva l’anello della persona giusta il conto alla rovescia si interrompe e parte la marcia nuziale. Si chiama “Husband Hunting Bra” e si apre a tempo con l’ausilio di un anello. Il capo d’abbigliamento offre anche la possibilità di ascoltare (quando si apre) estratti di brani musicali il cui tema è, naturalmente, il matrimonio.
Quasi quasi me ne compro uno anch’io, lo corredo del muro di Marshall e ci sparò su i Led Zeppelin, i miei eventuali partners sessuali non so come la prenderebbero, ma le mie tette ne sarebbero felici.
I creativi della Triunph dovrebebro cambiare pusher.

L’azienda greca OgilvyOne Atene, per sensibilizzare sul cancro al seno anche gli utilizzatori di social network, ha progettato un reggiseno high-tech capace di inviare un tweet ogni volta che viene slacciato. Per la serie: ogni volta che ti togli il reggiseno l’uccellino cinguetta.

Si chiama True Love Tester infatti si affida a sensori che monitorano il battito cardiaco e altri parametri vitali per stabilire se la ragazza è innamorata. Questo reggiseno è stato definito la cintura di castità del 21° secolo, come se avessimo ancora bisogno di motivi per vivere il sesso della donna come un tabù. “I dati trasmessi dal dispositivo all’interno dell’indumento sono connessi via Bluetooth a uno smartphone per l’elaborazione, con la garanzia che l’algoritmo sappia distinguere tra vero amore e l’eccitazione di un momento o una cotta passeggera. Al momento esiste solo un’applicazione per iOS, ma se avrà successo di certo arriveranno anche la versione per Android e altri sistemi operativi.”
Per la serie noi donne non possiamo scopare solo per il piacere di scopare, dobbiamo essere innamorate. Questo ritrovato potrebbe aiutare le ragazze a evitare di cadere nelle trappole tese da abili seduttori, il che sarebbe utile per quelle che s’illudono d’inseguire l’amore ma poi finiscono sotto le lenzuola con la persona sbagliata. Sapete, noi donne siamo così confuse per cui ben venga un reggiseno del genere, non possiamo di certo darla via ad uno che non è innamorato di noi?! Certo inventassero una cosa del genere anche per le mutante saremmo felici, ripensandoci ce ne vorrebbe uno anche per le mani e uno per la bocca in caso facessimo un pompino così, tanto per il gusto di farlo. Malgrado tutto io confido ancora nelle parole di Natasha, mia musa ispiratrice, che diceva: ” E’ meglio fare sesso senza amore che sesso senza sesso.”
http://www.youtube.com/watch?v=zn6FYR3DbG8
e in attesa che la tecnologia si avventuri dentro le mutante per gli uomini (visto che al momento se ne sta sbattendo altamente i cabasisi) sempre dal Giappone arriva la Men’s Brassiere

Reggiseno e slip coordinati, ma anche baby-doll e body dalle fantasie femminili e dalle forme al maschile. Sono pensati esclusivamente per gli uomini gli indumenti di biancheria intima disegnati e venduti dal brand giapponese ”Whish room’s men”.
Per carità, ognuno ha i suoi gusti, ma non posso non pensare ancora una volta al calzino bucato e all’eventuale incidente, sapete ho lavorato in ospedale 😀
Uno dei blog (appartenenti alla piattaforma wordpress) più letti in Italia è quello di Costanza Miriano, giornalista rai fervente cattolica. Autrice del libro “Sposati e sii sottomessa” (45.000 copie vendute in Italia fino a novembre 2013 .. e poi ci lamentiamo che nessuno legge) insegna alle donne a vivere sottomesse e felici e offre delucidazioni su come si parla agli uomini (forse di come una cameriera poteva parlare al suo datore di lavoro negli anni 50). Non contenta di questo suo lavoro letterario ha sfornato successivamente “Sposala e muori per lei” libro dove dice che sta alle donne aiutare l’uomo a ritrovare il suo ruolo virile (io credevo ci pensasse il viagra), paterno, autorevole. Un ruolo che si è un po’ perso per strada (niente, il Tom Tom è inutile anche stavolta), così che troppe volte ci ritroviamo in casa dei maschi disorientati (care spiegate ai vostri mariti che il cesso si trova in fondo a destra!), poco preparati a prendere in mano le situazioni più delicate e a salvaguardare l’equilibrio della famiglia (poracci). Oltre a scrivere libri tremendi dove la donna deve rendersi servile e amorevole e dove il maschio, disorientato, incapace anche di trovare il burro nel frigo, ci fa la figura del fesso, la Miriano è balzata alle cronache per aver detto che i gay sono geneticamente modificati (ah la gaia adenina cosa combina!) e che l’aborto dovrebbe essere proibito.
Oggi voglio leggere insieme a voi, miei piccoli lettori che non sarete mai numerosi quanto quelli suoi e chissà perché, direttamente dal suo blog la descrizione del suo primo libro.
Pratica estrema per donne senza paura (paura de che?)
di Costanza Miriano
L’uomo ha quello sguardo da cacciatore (anche se è vegano, vegetariano o iscritto alla lipu?) che potrebbe rivelarsi utilissimo se una beccaccia sfrecciasse in salotto (ovviamente tutti noi vediamo beccacce sfrecciare in salotto, ma che sostanze prende questa?!), ma che lo rende totalmente inetto a reperire il burro nel frigo (ergo un decerebrato, quindi noi donne essendo più intelligenti dovremmo sottostare a un fesso?). La donna si lamenta (e de che), e vorrebbe che lui le dicesse quanto è brava, eroica e meravigliosa: lui, ammesso che sia rimasto nella stanza ad ascoltare, cercherà una soluzione rapida al problema. (che bel quadretto di famiglia che ci prospetta la Miriano! Esticazzi proprio).
Sposare un uomo, che appartiene irrimediabilmente a un’altra razza (le razze non esistono, esistono i cromosomi, ma se per razza intende il pesce ok) , e vivere con lui, è un’impresa. Ma è un’avventura meravigliosa (dev’essere meraviglioso fare la badante gratuitamente per amore e senza neanche il giovedì e la domenica pomeriggio liberi). È la sfida dell’impegno, di giocarsi tutto, di accogliere e accompagnare nuove vite (si perché se non si procrea non si è famiglia, vero?). Una sfida che si può affrontare solo se ognuno fa la sua parte (io Tarzan, tu Jane!). L’uomo deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza (ma non era quello disorientato?). La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio (ah maledette donne che vogliono lavorare, decidere o meno se avere figli, avere gli stessi diritti, ma dove arriveremo ..se mai ci arriveremo 😦 ). Sta alle donne, è scritto dentro di loro, accogliere la vita, e continuare a farlo ogni giorno (ho guardato dentro me, il fegato e i reni stanno bene, il pancreas ok, ma quando leggo queste stronzate, non so perché, mi sale la bile). Anche quando la visione della camera dei figli dopo un pomeriggio di gioco fa venire voglia di prendere a testate la loro scrivania (di la verità Costa’, vorresti mettere una molotov nella camera dei tuoi figli, ma non puoi perché educarli al rispetto e al lavoro sarebbe peccato, puppa! ). In questa raccolta di lettere originali ed esilaranti (Dio fai che io non conosca mai l’umorismo) Costanza Miriano scrive di amore, matrimonio e famiglia in uno stile inedito: se fosse per lei produrrebbe delle encicliche (modesta la signora), ma siccome non è il Papa mescola i padri della Chiesa e lo smalto Chanel (lo scorso anno aveva consigliato a Ratzinger il Lotus Rouge 455, un colore che faceva a schiaffi con mantellina rossa del papa tant’è che si è dovuto dimettere), la teologia e Il grande Lebowski (sai che gli avrebbe fatto Drugo alla Miriano?), sostenendo con ferrea convinzione la dottrina cristiana del matrimonio senza perdere d’occhio l’ultima uscita di Philip Roth (ma povero Roth, non può uscirsene di casa in pace a fare i cavoli suoi che si trova la Miriano fra i cabasisi). D’altra parte, come scriveva Chesterton, «non c’è niente di più eccitante dell’ortodossia» (io mi eccito con altre cose, ma d’altra parte, ognuno vive l’erotismo che merita).
Premessa: Domenica scorsa all’interno del programma “Lucignolo” è stato presentato il nuovo talent italiano dedicato alle Drag Queen. Creazione di Lele Mora, in collaborazione con Platinette, che aveva visto in primis la partecipazione di Gianluca Mech (quello della tisanoreica), Malgioglio (presente ai provini ma che smentisce la presenza in giuria subito dopo la prima puntata) e Tonon .
Attualmente invece la giuria presentata è stata composta da Valerio Scanu, Ivana Spagna e Guendalina Canessa. Il risultato in anteprima è stato mostrato all’interno della puntata di Lucignolo domenica scorsa. Ovviamente ultimo in ordine di trasmissione dopo una serie di servizi di alto giornalismo dedicati a: Omofobia da strada, Puttane etiche e poliamore, Locali per prostitute transessuali, Mago Otelma e pronostichina, Consigli di sesso di Trentalance per fiche dall’odore “croccante” o come trovare il punto G, un padre che fa arrestare i figli spacciatori, e l’ex di Bossi che fa vedere il…
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Carlo Giovanardi nasce a Modena, patria dello gnocco fritto, nel 1950. Pare sia stato un bambino, poi un giovane, ma se penso al suo testone sul corpo di un bambino mi viene da ridere. Ha fatto il militare nei carabinieri e si è laureato in giurisprudenza. Poteva diventare il Perry Mason emiliano invece decise di buttarsi in politica militando in partiti (DC,CCD, UDC, PDL) che difendono i veri valori cristiani negando le libertà individuali, come la libertà di essere quello che ci pare e di decidere come e quando morire. Nel 2006 fa una delle sue tante cazzate creando con Fini una legge che equipara le droghe leggere a quelle pesanti e questo mi fa pensare a persone come Aldo Bianzino, arrestato a causa della coltivazione di poche piante di cannabis, morto in carcere in circostante che ancora non si vogliono chiarire. In Italia, fra le tante, c’è questa strana epidemia chiamata morti…
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Seduta, in piedi, di nuovo seduta. Prendi dalla borsa un libro, ma non hai voglia di leggere, lo metti a posto. Prendi il lettore mp3, niente, la tua variegata playlist oggi ti annoia, come i tuoi contatti di facebook che scorri velocemente dal tuo telefono. Un cinema? Muoverti da questa panchina ti costa fatica, non finirai mica a contare le tue dita come la piccola ragazza blu? Aspetti il tuo “blue boy” o hai intenzione di fare qualcosa? Piove, tiri fuori l’ombrello, ti accendi una sigaretta e guardi le persone che ti passano accanto frettolosamente. A cosa sei interessata? Le gocce scendono come piccole perle dal tuo ombrellino, comincia a fare freddo, questa umidità non ti dà fastidio? Frughi nuovamente nella tua borsetta, ti accendi l’ennesima sigaretta e ti guardi in giro. Sai, non credo che lui arriverà, forse ha avvertito la tua ansia ed è fuggito via, o forse neanche si ricorda che dovevate vedervi. In fondo non è che il vostro fosse un vero e proprio appuntamento, o no? Guardi il tuo telefono, lo metti a posto. I minuti passano, ormai cominciano ad essere troppi. La luce del lampione che filtra dal tuo ombrello ti colora il viso di blu e forse neanche la conosci quella canzone. Ti alzi, sembra che tu te ne stia per andare ma ti fermi, ci stai pensando? Pensi di potertene andare così senza risposte cara ragazza mia?
Qualche giorno fa sono venuta a sapere che il comune di Firenze ospiterà domenica prossima un convegno di Manif Pour Tous, un’associazione vicina alla destra clericale la quale si esprime contestando i diritti acquisiti o da acquisire dei gay, trans, lesbiche ecc e per la conservazione del sesso biologico (Conservano i preservativi usati? Ma per biologico intendono il sesso solo fra singoli o persone? No perché io il sesso l’ho fatto a volte anche con i sexy-toys, mica mi contesteranno per questo?). Molti si sono chiesti come mai il sindaco Renzi (leader del maggiore partito di sinistra italiano) conceda loro la sede del comune. In Italia siamo davvero forti per il calcio, il vino, il cibo e le contraddizioni, infatti Renzi sta alla sinistra (intesa come la intendono quelli di sinistra, che intendono la sinistra come sinistra, vera sinistra, quella che intendono … insomma avete capito) come Vittorio Sgarbi sta al linguaggio dai toni gentili e pacati.
Mi sono chiesta inoltre chi fossero questi simpatici personaggi con un nome francese che fa sempre tanto phygo e sono andata a spippolare sul loro sito.
Questa simpatica associazione, nel nome dell’articolo 21 della nostra Costituzione, difende la libertà di manifestare il loro pensiero contro le proposte di legge sull’omo e la transfobia, contro il matrimonio fra persone dello stesso sesso e contro la modificazione dell’attribuzione del sesso.
Ok, nessuno nega loro di esprimere pareri contrari all’evoluzione della società, ma proprio nel nome del mio sacrosanto diritto di espressione mi permetto di fare un paio di appunti alle boiate cose che ho letto nel loro sito.
“Si è avviato il processo di demolizione della famiglia, con l’abbattimento di quei criteri legali, biologici e morali che ne assicurano la stabilità, i diritti e i doveri, e che la riconoscono come cellula fondante della società”
Ho una famiglia, nessun gay, lesbica o trans ci ha mai minacciato di demolizione, certo qualcuno a volte può avermi rotto i cabasisi, in genere tali rotture sono provocate trasversalmente dagli appartenti di tutti i generi, ma più frequentemente dagli integralisti dell’Illinois. Riguardo ai criteri biologici la natura ha infinite varianti, riguardo a quelli morali non riesco proprio a capire come un diritto acquisito possa provocare danni a chi i diritti li ha da sempre garantiti. La morale è sempre quella, fai merenda con girella ♪♫ (comunque non le fanno più le girelle di una volta e nessuno combatte per questo, sigh!).
La famiglia è dove ci sono due o più persone felici, nessuno ci può Judy Garland! (eh lo so, amo fare questa battuta). I bambini desiderano vivere semplicemente con le persone che possono assicurare loro amore, una sistemazione dignitosa e una buona istruzione. Gay, trans, etero, i bambini hanno unicamente il diritto ad un’infanzia felice e libera anche da stereotipi e da arcaici preconcetti.

Preservare Matrimonio e Famiglia : Difendiamo l’unicità della famiglia formata dall’unione di un uomo e una donna! (e nessuno di loro si permetta mai di divorziare o di morire!) La proposta di legge sul Matrimonio Egualitario propone di equiparare il matrimonio tra persone dello stesso sesso con quello tra uomo e donna, sconvolgendo il codice civile. (embè?) Il “matrimonio” omosessuale e l’accesso all’adozione e alla procreazione assistita da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso, previsti dalla proposta di legge, rendono possibile l’omogenitorialità, di per sé innaturale. L’omogenitorialità scardina la genealogia e confonde le proprie origini e radici storico-familiari, e priva inoltre il bambino del riferimento genitoriale maschile o di quello femminile, facendogli mancare quella complementarietà genitoriale che è invece indispensabile alla formazione dell’identità personale.
Come dicevo, io ho una famiglia che è composta (per il 90% del nostro tempo) da me e mia figlia. Mia figlia si orienta benissimo, lo farebbe anche se io fossi una trans o una lesbica, ma in caso si perdesse per sua fortuna conosce la posizione del sole e i punti cardinali e se questo non bastasse le ho regalato un cellulare. Certo il pericolo potrebbe esistere qualora chiedesse indicazioni ad un omosessuale e questo gliele fornisse sbagliate, ma sono errori che anche gli etero fanno compresi gli asessuati Tom Tom (spesso sono loro i meno affidabili). L’identità personale di mia figlia è considerevole, ama le paillettes, ha zie acquisite che fanno le Drag Queen, odia Violetta (grazie Dio! ..ah no sorry, io sono buddista), ha ottimi rapporti con i suoi coetanei, con le sue maestre e con le tutte le persone che conosce. Ha la bella abitudine di considerare le persone come persone, senza doverle etichettare in un genere o in uno stereotipo. E’ confusa riguardo la matematica e la geografia, ma su questo ci stiamo lavorando.
Conservazione del Sesso Biologico La proposta di legge sulla Modificazione dell’attribuzione di sesso introduce la possibilità che colui che non si senta di corrispondere al proprio sesso, dal quale è inconfondibilmente caratterizzato sin dal concepimento, possa costringere con atto legale la propria identità fisica a quella percepita, mutevole a seconda della propria sensibilità.
Io sono nata mora, una volta mi sono fatta bionda sconvolgendo la mia natura. Ma dai! Una persona, per colpa di questi bigotti del cavolo, non può essere quello che desidera essere o che ha sempre sentito di essere?
Tornando all’articolo 21 a cui tanto fanno riferimento è mio diritto considerare stronzate le loro aberranti affermazioni, la libertà di ogni singolo essere umano nel vivere la propria sessualità o nell’avere diritto ad una famiglia viene ostacolata da persone come queste con assurde argomentazioni. Seriamente mi chiedo di cosa abbiano paura. Se Luca (che è sempre gay alla facciaccia di Povia) sta con Giorgio e hanno un figlio che problema c’è cari signori? Luca e Giorgio (che sono dei gran fighi) non vi avrebbero comunque filato perché siete finti moralisti bigotti.
Nel loro manifesto leggo anche che sono contro il percorso, avviato dalle Pari Opportunità, di programmi scolastici di sensibilizzazione in materia di orientamento sessuale e identità di genere. Forse hanno paura che i loro figli potrebbero aprire la mente nonostante i genitori?
In ultimo questi signori esigono il diritto fondamentale dei figli ad avere un papà e una mamma, e di tutti i cittadini di esprimersi a tutela della famiglia, per il bene di tutta la società. Il popolo italiano deve levarsi in piedi: per i suoi figli, il suo futuro, la nostra umanità! (Miwa, passami i componenti!) Quindi oltre alla negazione dei diritti delle persone di altro orientamento/genere sessuale combattono anche contro i separati, divorziati, vedovi e genitori single, no? Per coerenza dovrebbero farlo, cribbio!

A Firenze Domenica 19 (ore 10:30), in Piazza Signoria numerose associazioni e singoli cittadini si sono dati appuntamento: FUORI L’OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA DA PALAZZO VECCHIO! ci vediamo la paraponziponzipà!
Mi è capitato di leggere un delirante articolo in cui è scritto che le mestruazioni sono un effetto dell’intossicazione dell’organismo. Secondo gli studi riportati le mestruazioni non sarebbero sempre indispensabili alla donna e che con una corretta alimentazione (crudista, fruttariana, ehretista*) si potrebbe ovviare a questo increscioso effetto.
“Le mestruazioni sono patologiche e innaturali. Niente più della dieta influenza il flusso mensile di una donna. A volte, colei che ha un flusso molto abbondante può curarsi completamente riducendo la dieta e vivendo di cibi crudi. Spesso, quando passa dal cibo cotto a quello crudo, i cicli di tale donna saltano uno o due mesi, ma non deve per questo preoccuparsene.” Questo è quanto diceva il dottor George Starr White autore di “The emancipation of women” (si perché la donna per emanciparsi deve abolire il ciclo, sull’eliminazione dello scooter ancora non ho trovato studi attendibili).
La dottoressa Schroyer Nadine Forrest Mac Donald afferma che: “Le mestruazioni, al pari della leucorrea, sono una condizione di malattia anziché di normalità, come comunemente si intende; e che pertanto vanno sottoposte a regime ed a rettifica dietetici. Quando si permette alle mestruazioni di continuare indisturbate, si favorisce dopo una certa età, lo sviluppo di proliferazioni patologiche nell’utero. (Martin L’Utero?)
Questi studiosi puntano il dito contro le donne grasse ree di avere un flusso più abbondante a causa della loro alimentazione (no perché questi cavolo di studiosi sanno cosa ingerisce una persona grassa e quale sia il suo stile di vita? Non hanno mai visto un@ vegan@ o vegetarian@ grassi?)
Una perla su tutte è l’affermazione di Arnold Ehret: “Non ci si può ammalare solo in una parte del corpo. In realtà è l’intero corpo ad ammalarsi. Ogni donna dovrebbe fare di tutto per eliminare le condizioni morbose chiamate mestruazioni”. Eheret elaborò uno stile di vita basato sull’adozione di una dieta di tipo fruttariano che esclude cibi che produrrebbero quello che lui definiva “muco”. La filosofia (alimentare Watson, alimentare) di Ehret* è costituita soprattutto da una dieta basata su certi tipi di frutta e verdura, la pratica di digiuni sistematici, il tutto coadiuvato da enteroclismi (lavaggi intestinali). Arnold Ehret morì a soli 56 anni 😛
http://www.youtube.com/watch?v=pTJhPJcKbHk
Da questo articolo dunque si deduce che la donna che secerne muco è una donna malata. La donna non può mangiare cosa cavolo vuole altrimenti le viene il mestruo, la donna è roba zozza. Il guaio è che sono molti gli adepti agli stili di vita che indicano cosa mangiare, quando non mangiare e quando cagare. Persone che dicono di aver risolto tutti i loro problemi di salute mangiando solo verdura cruda, ma sono persone felici queste? Mi chiedo come sia possibile punirsi privandosi della gioia del cibo e non venitemi a dire che i fruttariani godono delle mele o delle banane (oddio forse si ). Si può mangiare in modo sano e piacevole rispettando la natura e gli animali, gli estremismi non producono mai niente di buono. A me il cibo piace (mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa), io godo del cibo, sono grassa e non sono pigra (nonostante i luoghi comuni che mi vorrebbero addivanata e infelice). Nonostante questi eminenti studi sono pure contenta di avere il mestruo, è grazie alla mia sindrome premestruale che ho aperto questo blog 😀
Ti offro i miei occhi per non affaticare i tuoi così preziosi
raccolgo i migliori frutti lasciando per me i tuoi scarti
ti regalo la mia mente, il mio corpo, perché ti amo
Mi sazio nutrendomi del tuo incondizionato amore
mi ubriaco bevendo avidamente i tuoi sentimenti
respiro la tua aria, privandotene, perché io ti amo
(non era amore, non il suo bene, ma solo il sangue secco delle sue vene)
La vera storia dell’Epifania
Lasciate pure le vostre calze attaccate al camino, ma mi raccomando di appenderle pulite perché col caldo il fetore dei vostri umidi e formaggiosi piedini potrebbe inacidire ulteriormente quella vecchia insoddisfatta che gira a cavallo di una scopa. La Befana porta a noi tutti ulteriori calorie allo scopo di accrescere il nostro già interessante giro vita. Lei non ci ama e vuole vederci grassi per poi venderci i suoi prodotti anticellulite e tiranneggiarci fino alla prossima prova costume. La sua vita è piena d’inquietanti misteri, adesso che siamo alle porte coi sassi con i Maya posso rivelarvi la sua vera identità: sotto le mentite spoglie della Befana si aggira la Dottoressa Tironeche negli anni ha aperto una clinica odontoiatrica e ha lanciato nuovi prodotti dietetici. Questa pusillanime sfrutta le leggende metropolitane per attirare clienti, per questo motivo oggi voglio vendicarmi raccontando all’umanità la vera sfavillante storia dell’Epifania:
2011 anni…
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