Lento e inesorabile scivola
travagliato come una favola
Il tempo è un cavallo ostinato
guarda solo in avanti assennato
cammina frugando fra i ricordi
sommando la gente fra vivi ed i morti
Osservo chi si attacca avido alla vita
pensandola come cosa sua e infinita
colui che non accetta la comune sorte
di lasciarsi cullar tra le braccia della morte
E’ da un lasso che aspetto quell’istante
in cui dalla esistenza lui sarà distante
Ma ogni volta è sempre un’amara sorpresa
legger sui giornali della sua incredibile ripresa
Penso: “cazzo ormai c’ha novantatre anni e rotti
che aspetta a perir il Senator Giulio Andreotti?”
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