Pasqua, pensiamo ai meno fortunati

Oggi in questo giorno di festa, di abbuffate con parenti e amici, dovremmo pensare a chi è meno fortunato di noi. No, non mi riferisco ai cittadini del cosiddetto terzo mondo, né alle persone che in questo periodo stanno soffrendo a causa della crisi,  sto pensando ai fruttariani, agli ehreiani, ai crudisti e in generale a tutti coloro che, per scelta di vita, si privano delle gioie del cibo. Pensate, proprio mentre voi vi avventerete sull’abbacchio, la pasta al forno, la parmigiana, pasterie, torte pasqualine, cotiche e fagioli e quant’altro, migliaia di persone non mangeranno praticamente un cazzo e saranno pure convinte di far del bene alla propria salute e al pianeta. Altri invece, nello stesso istante in cui frantumerete le uova per rimpinzarvi di cioccolato in tutte le sue varianti, continueranno a purgarsi con il sale inglese e altre schifezze per poi cacare i calcoli del fegato che mostreranno con fierezza nel web.  Posso comprendere che per uno stretto periodo, sotto controllo di professionisti (e non è facile trovare dei veri professionisti nell’ambito della medicina alternativa),  si scelga di sottoporsi a determinati stili alimentari, sia per motivi di peso che di depurazione dell’organismo. Quello che mi rimane davvero difficile da comprendere è il fanatismo che spesso accompagna le persone che fanno scelte alimentari estreme, non ha caso ho trovato dei riferimenti riguardo alla dieta ehretiana, la dieta che prevede una vita senza muco di cui avevo parlato in questo post,  in uno dei gruppi meetup di Beppe Grillo.  Si può vivere felici nutrendosi esclusivamente di mele? A me riesce davvero difficile da comprendere. La vado dura andare in pizzeria con gli amici, o sedersi nelle grandi tavolate dei ritrovi familiari, e mangiare solo mele mentre ti passano davanti ogni tipo di delizie. Ma forse sono io che sono debole, lo ammetto, sono davvero pessima,  non potrei mai fare a meno della pasta, della pizza, al limite potrei fare a meno della carne visto anche l’inesorabile calo dei miei rapporti sessuali. Ma almeno i crudisti, ehretiani ecc qualcosa mangiano, c’è invece chi ha scelto di nutrirsi solo di Prana, luce e amore, è questa la scelta degli adepti del respirianesimo.
Dal forum luogocomune.net leggo: “L’industria alimentare è la lobby più potente del pianeta. I suoi inganni sono tanti da non poter essere elencati tutti. I padroni del mondo riempiono da decenni le nostre tavole di veleni di ogni tipo (cibi ogm, formaggi avariati, polli alla diossina, vini al metanolo, uova marce, uva passa..). L’inganno più grande, però, è quello che viene perpetrato da millenni nella storia dell’umanità, e che finora solo pochi asceti hanno deciso di sfidare, insieme a qualche decina di top-model. L’inganno originale consiste nel farci credere che abbiamo bisogno di cibo, allontanandoci così dalle fonti del vero nutrimento, che sono la Luce e l’Amore.” Io speravo che questo fosse un trollone ma temo che non sia così 😦 Ora la lobby dell’industria alimentare, che a quanto pare esiste ancor prima della comparsa dell’uomo sul pianeta, cospira contro di noi costringendoci a mangiare!!11!!!!!  Ripensandoci forse potremmo anche noi vivere tranquillamente di luce, un po’ come le piante, anche se temo che dietro questo ci sia la cospirazione della lobby della sintesi clorofilliana.
Qua invece vi riporto la testimonianza di Pasquy: “I cambiamenti fisici più rilevanti sono stati la crescita costante di energia e luminosità e la scomparsa del bisogno di defecare. A un livello di pulizia totale si smette anche di urinare, Rimettendo i liquidi in circolo e attivando un processo autotrofo, Ma poiché sono ancora presenti delle tossine nel mio organismo dovrò pazientare!”  Mi auguro che Pasquy rimanga sempre in buona salute,  ma sono onestamente preoccupata per lei, specie dopo aver letto che alcuni respirariani svizzeri sono morti di fame  … e non so come mai la cosa non mi sorprenda. 

 

18 risposte a "Pasqua, pensiamo ai meno fortunati"

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  1. Mah, dipende dai punti di vista. Io non bramo di abbuffarmi di agnello a Pasqua, nello stesso modo in cui non faccio smancerie per mangiare cadaveri e derivati durante tutto il resto dell’anno. Non so se ti riferisci soltanto a gruppi “estremi” (curioso sentir dare dell’estremo a qualcuno che decide di non cibarsi di animali e altri alimenti da un onnivoro, che con la sua dieta si nutre di atroci sofferenze altrui) come gli ehretisti o i fruttariani, ma dietro scelte come quella vegana ci sono motivi etici da non sottovalutare. E i crudisti sono quasi sempre dei vegani che preferiscono passare ai cibi crudi perché si sentono meglio che coi cibi cotti, non c’è nulla di abominevole.
    Quelle che tu chiami “gioie del cibo” come l’abbacchio e compagnia bella, per me non sono altro che vite torturate, uccise e smembrate. Inoltre mi piacerebbe ricordare che ci sono tante cose buone che si possono mangiare senza rompere i coglioni agli animali.

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    1. Mi riferisco agli estremisti, quelli che si nutrono solo di mele e gli ehretiani che aspirano poi a nutrirsi solo di sole e respiro, qua sta il pericolo, i vegani fanno una scelta etica comprensibilissima ma altri spesso non ne fanno una questione etica ma salutistica che è pericolosa, Ci sono persone che ci hanno rimesso la pelle perché dando retta ai libri dei guru di torno si sono privati del cibo o hanno mangiato talmente poco da morire di fame

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